Milan, la rivoluzione parte dall’attacco: rinnovo Leao e poi…

Meno giovani su cui scommettere e giocatori già pronti per essere competitivi subito su ogni fronte
Milan, la rivoluzione parte dall’attacco: rinnovo Leao e poi…© /Agenzia Aldo Liverani Sas

MILANO - La parola chiave dei discorsi notturni di Maldini (ma in un certo senso anche di Pioli) è stata investimenti. Che siano importanti, come chiede il dt, o più oculati, di certo il Milan la prossima estate andrà rifondato, in alcuni ruoli e in particolare nelle seconde linee, che hanno dimostrato di non essere all’altezza dei titolari. Si parte da Leao, con cui è stato trovato l’accordo per il rinnovo fino al 2028 con ingaggio da 5 milioni più bonus e clausola di rescissione alzata 175 milioni (firma e annuncio attesi per l’inizio della prossima settimana).

Milan, servono sette innesti

Sulla carta, al momento, sono sette gli innesti che serviranno: dal nuovo portiere di riserva - già identificato e bloccato in Marco Sportiello, in scadenza con l’Atalanta -, al centravanti che dovrà affiancare e gradualmente sostituire Giroud che, all’alba dei 37 anni, non potrà continuare a essere il totem dell’attacco. Ma serviranno anche un esterno destro più produttivo di Saelemaekers e Messias (possibile partente), almeno due centrocampisti, in virtù dell’infortunio che terrà fuori fino a dicembre Bennacer, un vice-Hernandez e un’alternativa in più ai difensori centrali. Ma, resti o meno Maldini, la stagione 2022-23 ha inviato un messaggio chiaro: serviranno più Ibrahimovic e meno Vranckx.

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Rivoluzione Milan

Le prime linee del Milan, mediamente ancora giovani, hanno dimostrato di aver raggiunto un determinato livello, ma hanno avuto bisogno di una crescita durata due-tre anni, vedi il percorso di Leao e Tonali. Se il Diavolo vorrà competere da subito per lo scudetto e garantirsi una zona Champions senza patemi, non potrà aspettare tutti. Di certo non quattro-cinque giocatori come accaduto in quest’annata: Thiaw, poi emerso, in parte Pobega, soprattutto De Ketelaere, Vranckx, Adli e Dest (gli ultimi due non pervenuti). Una scommessa, magari due si potranno riprovare - e piace tanto Baldanzi dell'Empoli -, ma per fare uno scatto in avanti servirà gente più pronta, in grado di misurarsi da subito in un ambiente non semplice ed esigente come quello rossonero.

Milan, i nomi per l'attacco

Di certo il Milan non potrà sbagliare l'attaccante e gran parte del budget che avrà l'area tecnica andrà riservata per questo giocatore. Ci sono tanti profili al vaglio e molto passerà anche dalla competizione europea in cui si ritroverà il Diavolo. Si va da Scamacca ad Arnautovic, passando per i bomber della Ligue1 (Openda, Balogun ed Ekitiké). A centrocampo il Milan è in pole su Kamada, in scadenza con l'Eintracht Francoforte, ma si ragiona anche su potenziali "Kessie" come Loftus-Cheek (Chelsea, ma piace a mezza Serie A) e Fofana (Lens, ex Udinese). 

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