De Ketelaere, da colpo Milan al Belgio U21: c'è anche l'ipotesi cessione

Il club rossonero si interroga su come gestire l’investimento più importante al mercato 2022: avanti insieme o trasferimento?
De Ketelaere, da colpo Milan al Belgio U21: c'è anche l'ipotesi cessione© AC Milan via Getty Images

MILANO - La politica dei giovani e di prospettiva, almeno nell’ultimo mercato, non ha portato i risultati sperati. La comparazione tra i processi evolutivi di Rafael Leao e Sandro Tonali, portati sempre come esempio, e quelli singhiozzanti di Charles De Ketelaere, Yacine Adli e Aster Vranckx non può avere uno stesso metro di giudizio. Perché il primo Milan dei giovani ha potuto permettersi di aspettare la crescita dei talenti acquistati, quello post scudetto - proprio perché ti chiami Milan e hai il tricolore sul petto - evidentemente no. Il tempo è un fattore fondamentale per una certa politica sul mercato, che però non si sposa a pieno con la totale competitività della squadra, specie quando gli investimenti fatti sono importanti. Fatto il doveroso preambolo, è comunque arrivato il tempo delle valutazioni, quello in cui si tira una riga per vedere cosa è andato e cosa no.

De Ketelaere, delusione Milan

Ovviamente il nome più importante di questa analisi è quello di Charles De Ketelaere. Il belga, che ha rappresentato l’investimento più rilevante della prima sessione di mercato gestita in autonomia da Paolo Maldini e Ricky Massara, ha deluso. E non poco. La prima parte di stagione è stata certamente complicata, come ha raccontato Pioli in una conferenza stampa, ma alla lunga anche il ragazzo è andato incupendosi, con apparizioni in campo che non hanno mai lasciato il segno. Appare dunque evidente che nel corso del mese di giugno, quando sarà impegnato con il Belgio Under 21 all’Europeo, verrà fatto un discorso importante su di lui. Un discorso in cui tutte le parti in causa dovranno dirsi con franchezza e sincerità cosa si vorrà fare nella prossima stagione. Ecco perché non è da escludere che prima delle vacanze, De Ketelaere e i suoi agenti si vedano con Maldini e Massara per prendere una decisione: andare avanti insieme, con un deciso cambio di registro anche da parte di Charles, o puntare a un trasferimento? Sono riflessioni legittime che entrambe le parti dovranno fare e poi agire di conseguenza.

Adli, Vranckx, Thiaw e Pobega

Discorso simile per Yacine Adli. Il francese, che è sempre stato ai margini delle scelte di Pioli, a gennaio ha scelto di rimanere al Milan per giocarsela rifiutando il prestito alla Sampdoria, ma è plausibile che un’altra annata così non voglia farla. Anche perché già a settembre ci era rimasto male nell’esser stato tagliato dalla lista Champions e la necessità di giocare, adesso, si fa importante. Il suo nome è entrato nelle cronache di mercato per un possibile scambio di prestiti con la Salernitana con Pasquale Mazzocchi. Là ritroverebbe Paulo Sousa, suo grande estimatore, che lo riprenderebbe alle sue dipendenze molto volentieri dopo averlo lanciato nel Bordeaux. Non ha dato quello che si sarebbero aspettati anche Aster Vranckx, che difficilmente verrà riscattato dal Wolfsburg per 12 milioni. Chi, invece, ha fatto bene e si è preso anche la maglia da titolare, è Malick Thiaw. Il centrale tedesco, dopo un fisiologico periodo di ambientamento e la “protezione” nel mese di gennaio, quando il Milan ha avuto un crollo fisico, si è imposto nella seconda parte di stagione come un profilo affidabile e sul quale poter contare anche per il futuro. Così come dirigenza e staff tecnico sono molto contenti dell’evoluzione di Tommaso Pobega, che nel corso dell’anno si è saputo ritagliare un ruolo di alternativa affidabile sia nei due di mezzo sia come trequartista box-to-box.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...