Maignan chiede un aumento: il Milan tratta il rinnovo

Il portiere ha un accordo fino al 2026 e vorrebbe guadagnare 8 milioni a stagione, ma il tetto ingaggi è quello di Leao

Chiuso il mercato, il Milan si inizierà a concentrare sul tema dei rinnovi di contratto. La priorità in agenda è rappresentata, sicu ramente, da Mike Maignan. Il portiere francese è una delle colonne del Milan, sia in campo sia a livello di leadership, avendo un grosso peso specifico all’interno dello spogliatoio. Il contratto scade il 30 giugno 2026, ma già con Maldini e Massara e poi a giugno erano stati intrapresi dei contatti con il suo agente per aprire le discussioni per un nuovo accordo.

Fin da subito, Mike ha fatto pesare il suo status e ha fatto richieste molto importanti, nell’ordine degli 8 milioni di euro all’anno di stipendio. Una domanda molto alta, che se fosse accettata, lo renderebbe il calciatore più pagato della rosa, ma il “tetto” Leao è un qualcosa che - a oggi - il Milan non ha intenzione di rompere. Certo, quel parametro è molto importante e sta a significare che il club è finalmente entrato in un’era economica nuova, capace di sostenere con le sue forze un aumento dei costi del personale che, per la quasi totalità della voce di spesa, riguardano gli stipendi dei calciatori. Maignan e Il Milan si parlano e si parleranno serenamente, non ci sono nubi all’orizzonte né tantomeno aria di divorzio ma, come in tutte le contrattazioni, se le parti vorranno proseguire insieme, bisognerà trovare la soluzione che faccia felici tutti.

Il club, sotto questo aspetto, ha mosso anche dei passi che, agli occhi di un osservatore medio, potrebbero non risultare importanti, ma che in realtà lo sono. Maignan aveva fatto presente come il continuo cambiamento degli elementi dei preparatori dei portieri - fatta eccezione per Gigi Ragno - fosse qualcosa di anomalo e di sviante a livello lavorativo. Per uno maniacale come lui, insomma, c’è bisogno di certezze e se una di queste è Ragno, l’altra gli è stata data dal club. che è andato a prendere Tony Roberts dal Wolverhampton nei mesi scorsi, per creare una struttura solida e duratura. La risoluzione di questa problematica ha fatto molto piacere a Maignan, ma sarà anche un punto a favore del Milan quando i discorsi entreranno nel vivo.

Milan, gli altri rinnovi

Sempre nel 2026 ci sarà la scadenza di Theo Hernandez, il cui contratto è stato rinnovato il 22 febbraio 2022 con un quadriennale. Anche il terzino è un elemento fondamentale della rosa e i suoi 4 milioni di ingaggio lo collocano nella fascia dei più pagati. A stretto giro di posta, ovvero a giugno 2024, il Milan dovrà vagliare le posizioni di Olivier Giroud, Simon Kjaer, Luka Jovic e Antonio Mirante. Sarà l’andamento della stagione a dirci cosa ne sarà di loro tra meno di un anno, anche se le carte d’identità di Giroud, Kjaer e Mirante iniziano a essere ingiallite, mentre per Jovic sarà fondamentale il suo apporto per capire se il Milan eserciterà l’opzione a suo favore per allungarglielo per altre tre stagioni. Non ci sarà invece, una proposta di rinnovo per Mattia Caldara che, pur essendo stato inserito nella lista Champions, è ai margini delle scelte di Pioli. Nel 2025 scadranno gli accordi con Davide Calabria e Rade Krunic. Per entrambi, si può parlare di possibili rinnovi senza grossi problemi, specie per il capitano.

Il centrocampista bosniaco, che in estate è stato a lungo inseguito dal Fenerbahçe che gli aveva proposto un triennale da 3.5 milioni annui, sarà necessario anche un ritocco rispetto agli 1.1 milioni che gli vengono bonificati annualmente. Infine Malick Thiaw. Il centrale tedesco, che a breve entrerà nelle rotazioni dei titolari della sua nazionale maggiore, ha sì un contratto fino al 30 giugno 2027, ma prende meno di un milione di euro di stipendio e non è da escludere che già nei prossimi mesi possa esserci un ritocco con prolungamento

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