Theo Hernandez, Maignan e Leao: assalto ai gioielli Milan, i leader di Pioli

Il club deve fare i conti con le big d’Europa: piacciono i top rossoneri, ma servono offerte

Mike Maignan, Theo Hernandez e Rafael Leao sono i tre gioielli più scintillanti della corona e, come tali, ambiti da diversi club europei, pronti a fare delle offerte molto ricche ai giocatori, specie ai primi due, per portarli via da Milano. Due giorni fa, durante la premiazione per le 100 e le 200 presenze in rossonero, sia Mike Maignan sia Theo Hernandez hanno esternato il desiderio di continuare a collezionare, a lungo, apparizioni con la maglia del Milan sulle spalle. Parole spese davanti ai compagni di squadra e all’ad Giorgio Furlani, che li ha premiati con la medaglia celebrativa.

La situazione di Theo Hernandez

Ma, soprattutto su Theo, continuano le voci che arrivano dalla Germania in merito a un interessamento del Bayern Monaco se Alphonso Davies dovesse partire, con destinazione Real Madrid. La valutazione che il Milan fa di Theo Hernandez è di quelle importanti, circa 100 milioni, ma è altresì vero che davanti a un’offerta cash di 80 milioni, al quarto piano di via Aldo Rossi sarebbero costretti quanto meno a prendere in considerazione la proposta. In ballo, sia per Theo sia per Maignan, ci sono i rinnovi di contratto. Il Milan è ben disposto a tenere entrambi, ma serve che tale disponibilità collimi con la volontà dei giocatori che, dopo le parole da cerimonia, dovrebbero poi passare anche ai fatti. Theo attualmente guadagna 5 milioni all’anno e il Milan dovrebbe proporgli le stesse condizioni di Leao per rimanere, così come a Maignan. Il monte ingaggi rossonero ha ancora margini di miglioramento nel reggere ingaggi importanti e non è escluso che la dirigenza possa fare proposte serie ai propri gioielli. Poi starà a loro decidere se accettare o meno: in caso di no, e di poco margine per le contrattazioni, sarebbero invitati a portare un’offerta soddisfacente per il club che, per filosofia, non trattiene nessuno controvoglia.

Mercato Milan, il ruolo di Ibrahimovic

Ovviamente Zlatan Ibrahimovic, in questi discorsi, potrà e dovrà avere un ruolo complementare a quello di Furlani. L’ad rossonero è ben saldo al timone di comando di Casa Milan, il rapporto con lo svedese è ottimo e collaborativo e, anche sotto questo aspetto, i due saranno chiamati a prendere decisioni importanti. Rafael Leao, il terzo gioiello della corona in ordine di ruolo, ha una situazione più chiara. La clausola da 175 milioni nel contratto sarà attivabile nei primi 10 giorni di luglio ma il ragazzo, nelle sue recenti esternazioni pubbliche, ha detto chiaramente di voler rimanere a lungo al Milan, anche per una forma di gratitudine nei confronti di un club che lo ha aiutato nel momento più complicato della sua carriera, ovvero tutto l’iter del ormai arcinoto “lodo Sporting”, che si è risolto lo scorso maggio anche grazie al lavoro diplomatico di Furlani, che ha poi favorito il rinnovo contrattuale.

Leao e il 'precedente Tonali'

La stagione di Leao, a livello di numeri, non è stata così esaltante come quella dello scorso anno o il rush finale dell’anno dello scudetto, quando il Chelsea provò a fare un’offerta formale al Milan negli ultimi giorni di mercato, ma il tutto venne bloccato sul nascere. La volontà del club è quella di trattenere tutti i suoi migliori giocatori, ma anche loro dovranno avere il piacere di rimanere in rossonero e continuare a credere nel progetto sportivo milanista. Se poi arriveranno situazioni irrinunciabili come quella che si è palesata nell’estate 2023 con il Newcastle per Sandro Tonali, allora lì le cose potrebbero anche cambiare, ma il Milan - di base - ha una solidità economica tale che non è per nulla costretto a vendere. E se lo farà, reinvestirà tutto sul mercato per diventare una squadra ancora più completa e competitiva.

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