Napoli, porte aperte a Cristiano Ronaldo: spunta l’ipotesi prestito

De Laurentiis in città per presidiare le ultime calde ore per CR7: il patron è convinto dell’operazione per gli aspetti sportivi e commerciali
Napoli, porte aperte a Cristiano Ronaldo: spunta l’ipotesi prestito© Getty Images

NAPOLI - Sono ore cruciali quelle che portano verso la conclusione di un mercato a dir poco pirotecnico per il Napoli. Ore decisive che il presidente De Laurentiis ha voluto trascorrere in città, in compagnia della squadra-mercato guidata dal ds Giuntoli e con l’ad Chiavelli al quale spetta sempre l’ultima parola per chiudere qualsiasi operazione bancaria, sia in entrata sia in uscita. Tre fronti caldissimi, con il colpo di scena che può verificarsi all’improvviso, ecco perché don Aurelio ha preferito essere in presenza, evitando di discutere al telefono sulle operazioni che portano i nomi di Cristiano Ronaldo, Keylor Navas e Fabian Ruiz. Il patron si è fidato delle promesse di Jorge Mendes, cioè che avrebbe convinto il Manchester United a scrivere e inoltrare la Pec alla sede del Calcio Napoli con l’offerta ufficiale per l’acquisto di Victor Osimhen, cioè 100 milioni di euro tondi tondi. Una soluzione che incontrerebbe il totale gradimento del club azzurro, nella convinzione che l’arrivo di CR7 porterebbe in dote ricchezza sotto vari aspetti. A cominciare da quello tecnico, in barba a chi guarda alla sua carta d’identità e pensa che si tratti di un atleta ormai in disarmo. È vero, quest’anno con la maglia dei Red Devils conta 153’ in 4 presenze, soltanto una delle quali da titolare, questo perché il tecnico Ten Hag sta assecondando il suo desiderio di cambiare aria. Ma l’anno scorso i dati statistici sono ancora tipici del miglior Ronaldo: 24 gol in 37 partite con lo United tra Premier e Champions: altro che calciatore in pensione, CR7 è carico come non mai e gradirebbe non poco la soluzione Napoli. Gli piace l’idea di entrare in uno spogliatoio composto per la maggior parte da calciatori giovani oppure inesperti sul piano internazionale, un contesto nel quale potrebbe trasmettere convinzione ed autostima, come Ibrahimovic ha fatto al Milan che, anche grazie alla presenza dello svedese nello spogliatoio, ha vinto lo scudetto a maggio scorso.

Ronaldo-Napoli, il fattore commerciale

E poi il lato commerciale. Il club potrebbe vendere le maglie azzurre con il nome di Ronaldo in ogni parte del mondo, decine di migliaia, con un introito da capogiro praticamente a costo zero, perchè il 75% dello stipendio del portoghese (23,5 milioni di sterline all’anno) sarebbe a carico dello United. Sono tutti argomenti che portano De Laurentiis a propendere per il sì a una operazione che, nella storia del club azzurro, sarebbe seconda solo all’acquisto di Maradona. Giovedì alle 20 il mercato chiuderà in via definitiva, ma quando c’è Jorge Mendes in mezzo, tutto è possibile fino all’ultimo istante. Tanto che in Inghilterra media autorevoli come l’Independent e Manchester Evening News continuano a non escludere anche l’ipotesi prestito, con Osimhen ancora a Napoli per una coppia da fantascienza con CR7, e sinergie finanziarie allargate a sponsor e partner commerciali di varia natura per finanziare l’ingaggio del fuoriclasse portoghese. Anche sul fronte Navas il Napoli è soggetto spettatore in attesa che si producano gli eventi. Nel caso del 36enne portiere costaricano, dovrà decidere il Psg se accettare di firmare un bonifico al calciatore per una buonuscita da circa 9 milioni di euro: sembra improbabile che la dirigenza parigina accetti, regalando tra l’altro il calciatore al Napoli. Per Navas, se nelle prossime ore non cambierà la posizione del Psg, il Napoli riaprirà la trattativa a gennaio prossimo. Ma con il ds dei transalpini, Luis Campos, sta andando avanti anche la trattativa per il trasferimento di Fabian Ruiz, ormai relegato in tribuna. Sembrava che ieri ci fosse stato un rallentamento nell’operazione che porterebbe al Napoli 25 milioni di euro. Poi, in serata, l’accelerazione: oggi il centrocampista spagnolo volerà a Parigi per sottoporsi alle visite mediche e firmare un contratto fino al 2027. 

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