Osimhen, chiamata dall'Arabia: pronta la proposta indecente dell'Al-Hilal

Dopo il no di Mbappé, gli emissari del club saudita tentano di sedurre il bomber nigeriano del Napoli. E Verratti è a un passo
Osimhen, chiamata dall'Arabia: pronta la proposta indecente dell'Al-Hilal© /Agenzia Aldo Liverani Sas

La situazione è talmente surreale, al limite del comico, che anche Giannis Antetokounmpo si è offerto all'Al Hilal: "Prendei me, somiglio a Kylian Mbappé". E la verità è che non è detto che, prima o poi, Giannis non ci finisca per davvero in Arabia. Il basket, infatti, potrebbe essere il passo successivo dell'operazione di sportswashing avviata da Riad che, dopo aver fatto irruzione, tra gli altri sport, in Formula 1, Golf e Padel, sta provando a ribaltare gli equilibri del mondo del pallone.

Per il momento, è sicuramente da apprezzare l'ironia del fenomeno greco che descrive alla perfezione la peculiarità della variabile impazzita araba che, in un attacco di consumismo compulsivo, potrebbe anche confondere il miglior calciatore con il miglior cestista del pianeta.

Verratti a un passo dall'Al-Hilal

Sfortunatamente per lui, però, Giannis non somiglia più di tanto a Kylian, a differenza di Marco Verratti che, pur non giocando un attacco, della palla sa prendersi cura con i piedi. L'accordo tra il club più importante d'Arabia, che ha già convinto Ruben Neves e Sergej Milinkovic-Savic ad anticipare il proprio pensionamento, e il centrocampista pescarese è vicino e quello con il Paris Saint Germain è, allo stesso modo, solo una questione di tempo, quello che servirà a Nasser Al-Khelaifi a convincere gli arabi ad aumentare la propria offerta che, in questo momento, è ferma a 30 milioni. Un prezzo più che accettabile per un trentenne, considerato che due "giovanotti" come l'ex Wolves e l'ex Sergente laziale sono costati rispettivamente 55 e 40. Tuttavia, sarebbe criminale non provare a spillare qualche euro in più a uno dei quattro club-Stato arabi che ha a propria disposizione risorse infinite.

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Al-Hilal, dopo il no di Mbappé vira su Osimhen

Prova ne sia che, dopo non essere stati nemmeno ricevuti da Mbappé, gli emissari dell’Al Hilal hanno rimesso i bigliettoni in valigia e virato il proprio obiettivo verso Napoli per provare a capire se ci sono margini di manovra per ripiegare su Victor Osimhen per il quale potrebbe bastare anche “solo” 180 milioni. Quisquilie, bazzecole per chi fa parte di un piano complessivo da 700 miliardi di dollari. Anche in questo, però, dipende tutto dal calciatore e dalla sua voglia di continuare a giocare ai massimi livelli. E già, perché - esattamente come aveva fatto Al Khelaifi quando l’Al Hilal si era detto disposto a pagare 300 milioni per il cartellino del capitano della nazionale francese - difficilmente Aurelio De Laurentiis rifiuterà quella che lui stesso ha definirebbe un’offerta “indecente”: "Se il Psg offrisse 200 milioni...".

Osimhen-Al-Hilal: le cifre dell'affare

E, invece, potrebbe offrirli il club arabo che, per sua sfortuna, non è esattamente il Psg. Ed è per questa ragione che il capocannoniere nigeriano potrebbe seguire l’esempio del fenomeno di Bondy e rispondere con il due di picche (il suo agente sta trattando per un rinnovo con il Napoli oltre il 2025, con una clausola tra i 140 e i 150 milioni). Sì, anche se dovessero offrirgli 100 milioni all’anno. Una cifra, considerati i 50 milioni all’anno che potrebbe percepire Verratti, tutt’altro che fantascientifica. E se anche Osi dovesse dire “no”, Anteto avrebbe dalla sua, quantomeno, le origini nigeriane. E magari questa volta funziona...

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La situazione è talmente surreale, al limite del comico, che anche Giannis Antetokounmpo si è offerto all'Al Hilal: "Prendei me, somiglio a Kylian Mbappé". E la verità è che non è detto che, prima o poi, Giannis non ci finisca per davvero in Arabia. Il basket, infatti, potrebbe essere il passo successivo dell'operazione di sportswashing avviata da Riad che, dopo aver fatto irruzione, tra gli altri sport, in Formula 1, Golf e Padel, sta provando a ribaltare gli equilibri del mondo del pallone.

Per il momento, è sicuramente da apprezzare l'ironia del fenomeno greco che descrive alla perfezione la peculiarità della variabile impazzita araba che, in un attacco di consumismo compulsivo, potrebbe anche confondere il miglior calciatore con il miglior cestista del pianeta.

Verratti a un passo dall'Al-Hilal

Sfortunatamente per lui, però, Giannis non somiglia più di tanto a Kylian, a differenza di Marco Verratti che, pur non giocando un attacco, della palla sa prendersi cura con i piedi. L'accordo tra il club più importante d'Arabia, che ha già convinto Ruben Neves e Sergej Milinkovic-Savic ad anticipare il proprio pensionamento, e il centrocampista pescarese è vicino e quello con il Paris Saint Germain è, allo stesso modo, solo una questione di tempo, quello che servirà a Nasser Al-Khelaifi a convincere gli arabi ad aumentare la propria offerta che, in questo momento, è ferma a 30 milioni. Un prezzo più che accettabile per un trentenne, considerato che due "giovanotti" come l'ex Wolves e l'ex Sergente laziale sono costati rispettivamente 55 e 40. Tuttavia, sarebbe criminale non provare a spillare qualche euro in più a uno dei quattro club-Stato arabi che ha a propria disposizione risorse infinite.

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