Dybala: "Non esulterò contro la Juve. Tradito dall'Inter? No"

Le parole del nuovo attaccante della Roma alla conferenza stampa di presentazione: "Credo sia presto per parlare di scudetto"
Dybala: "Non esulterò contro la Juve. Tradito dall'Inter? No"© AS Roma via Getty Images

ROMA - "Credo sia presto per parlare di scudetto. C'è tanta voglia da parte di tutti, l'anno scorso la Roma ha vinto un trofeo molto importante. E' cresciuta molto negli ultimi anni, ci sono obiettivi importanti, a tutti piace vincere. Bisogna pensare partita dopo partita. Ora ci sono squadre più avanti di noi, dobbiamo lavorare con serenità e pensare partita dopo partita". Lo ha dichiarato Paulo Dybala nel corso della presentazione alla stampa a Trigoria.

"Non mi sentro tradito dall'Inter"

Il neo acquisto della Roma ha aggiunto: "Tradito dall'Inter? No, ho parlato con tante squadre. Con Marotta ho un rapporto da tanti anni, le cose sono cambiate quando Tiago Pinto è venuto a Torino. Dove giocherò? Deve decidere il mister, io sono aperto a tutte le soluzioni. La chiamata di Mourinho è stato un piacere, anche la prima con il direttore. Poi mi ha scritto. Ho avuto la fortuna di conoscere la società. La dimostrazione di volermi è stata importante per me".

"Non esulterò contro la Juve"

L'ex Juve ha poi spiegato: "Se Mourinho mi ha dato certezze? Ho chiesto cosa volevamo vincere. A entrambi piace vincere. La società ha grandi ambizioni, si vede la serietà che c'è dietro. Anche i ragazzi sono fiduciosi. Io farò del mio meglio, portando la mia esperienza per continuare a vincere. Se esulterò contro la Juventus? Non esulterò. Sono curioso di vedere quello che succederà con i tifosi questa sera. So che la piazza è calda e la gente ci sta vicino sempre. Sono curioso di conoscerli".

Le parole di Dybala in conferenza

"Il calcio è cambiato tanto, si vedono tanti giocatori fisici e veloci con meno giocate belle ma conta il risultato finale. Io voglio vincere, tutti lo vogliamo, deve essere il nostro primo obiettivo. Poi ho le mie caratteristiche, farò quello che mi chiede il mister e il mio gioco per aiutare i miei compagni. Sono da poco qua, sto conoscendo gente nuova e devo imparare i nomi di chi lavora intorno a noi. Vedo un club organizzato in tutti gli aspetti, mi stanno aiutando in tutto e anche la mia famiglia. Sono contento. Con Francesco Totti ci siamo visti alla partita di Eto'o, abbiamo parlato, ma non c'erano le certezze di arrivare: mi ha parlato bene di Roma, ma non ci siamo risentiti in questi giorni", ha aggiunto Dybala.

Dybala e la fine con la Juve

Poi, sul divorzio con la Juve: "Credo sia normale ci siano delle critiche. Quando giochi nella Juve si chiede sempre di più, ovviamente avrei voluto segnare e giocare di più in riferimento a qualche infortunio avuto. Ma rispetto all'inizio dell'anno i miei numeri sono stati i primi in diversi aspetti, poi si vede il minimo dettaglio. Per quanto sono stato fermo i miei numeri sono stati i primi in diversi aspetti. La fine con la Juve? Il direttore Arrivabene è stato chiaro nelle sue dichiarazioni: avevamo un accordo da firmare ad ottobre, la società ci ha chiesto di aspettare e a marzo abbiamo avuto la notizia della società che non facevo parte del futuro. Non è stato un problema economico ma la società con il mister hanno preso altre decisioni. Ho detto che se era la loro scelta, per me non era un problema".

Sulla maglia numero 10 e su Zaniolo

"La maglia numero 10? Per me la cosa più importante è che sappiamo l'ultimo che l'ha indossata. Ho rispetto grandissimo, per me il numero 21 è molto importante per la Nazionale e perché ho vinto con la Juve. Spero sarà il numero con cui vincerò con la Roma. In futuro non si sa, ora sono contento col 21. Tutti conosciamo Zaniolo, le sue caratteristiche e quello che può dare, ho avuto modo di parlare con lui. La scelta è sua. Tutti noi vogliamo i giocatori più forti, ma non posso intromettermi nel suo futuro, è lui che ci deve pensare" ha concluso Dybala.

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