Lukaku alla Roma, in cinquemila per Romelu: ed è subito big Roma

Delirio a Ciampino per l’arrivo del bomber sul jet pilotato da Friedkin. Deve ritrovare la forma, ma Mourinho spera di convocarlo per il Milan

Josè Mourinho e i Friedkin avevano già provato in questi giorni di telefonate e colloqui a spiegare a Romelu Lukaku cosa fosse la Roma, dicendogli che l’avrebbe capita a pieno nel momento in cui sarebbe atterrato. E viene da credergli visto il bagno d’amore ricevuto dal centravanti nella giornata di ieri a Ciampino. Un’attesa cresciuta esponenzialmente da quando Tiago Pinto e Ryan Friedkin hanno deciso di volare a Londra venerdì scorso per chiudere la trattativa, conclusasi solo nella serata di lunedì dopo che nella capitale inglese erano arrivati anche la Ceo Lina Souloukou, la dirigente Anna Rabuano (la donna dei contratti, così la chiamano a Trigoria) e il presidente Dan Friedkin.

E proprio il numero uno giallorosso ieri, guidando il suo aereo privato, da Londra ha fatto tappa a Bruxelles per prelevare Lukaku e portarlo nella Capitale dove ad attenderlo ha trovato oltre cinque mila tifosi non curanti del maltempo. Altri 35mila, invece, seguivano l’avanzamento del volo sul sito flighradar, ma la vera festa è stata a Ciampino con il primo boato all’atterraggio dell’aereo e il secondo, ancora più forte, quando dal portellone è uscito Big Rom. Una mano al cielo per salutare e l’altra sul petto, poi la passerella dietro le transenne per ringraziare i tifosi accorsi in massa. In particolare due ragazzi disabili che per due ore hanno atteso il suo arrivo sfidando, come tutti gli altri, il maltempo.

L'arrivo di Big Rom

Pazienza ripagata dal cinque, da dietro la ringhiera, di Big Rom, fermato per foto e selfie anche dagli addetti ai lavori dell’aeroporto. Hanno preferito restare in disparte, invece, la dirigenza con la proprietà, nonostante i cinque mila di Ciampino abbiano riservato cori di ringraziamento anche per loro. Come l’ovazione quando Dan Friedkin, l’ultimo a uscire dall’aereo, è sceso dalle scalette. Un ok e un grazie mimato con le mani, poi dritto in auto. Più emozionato, quasi imbarazzato, il figlio Ryan per l’accoglienza calorosa riservatagli, mentre a Tiago Pinto i tifosi hanno chiesto an- che di comprare un portiere, considerata la recente papera di Rui Patricio contro il Verona. Ironia e euforia che viaggiano di pari passo in casa Roma che ora aspetta solo di poter ufficializzare Lukaku (forse già oggi). Ieri sera, intanto, le visite mediche a Villa Stuart, mentre questa mattina sarà a Trigoria per ritrovare Mourinho (che lo ha già allenato prima al Chelsea e poi al Manchester United) e salutare i suoi nuovi compagni. Infine la tanto attesa firma sul contratto con la speranza che il transfer arrivi già per la sfida con il Milan.

Una convocazione che sarebbe simbolica visto che Romelu non gioca da giugno con la nazionale e quest’estate non ha partecipato alla preparazione del Chelsea, allenandosi solo a Cobham con le giovanili. Arriva con un prestito secco oneroso a 6 milioni più un paio di bonus. Nella stagione in corso, poi, percepirà circa 7,5 milioni di euro, rinunciando così a parte dell’ingaggio che aveva in Inghilterra (11,3). Una mossa, quest’ultima, apprezzata dalla proprietà e determinante per chiudere l’operazione e regalare allo Special One l’attaccante che voleva. Il colpo Champions, così lo chiama la proprietà che al quarto anno di Roma vuole tornare nell’Europa dei grandi e dunque arrivare tra le prime quattro del campionato.

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