Toro, Singo non parte. Ma serve comunque un terzino sinistro

Ola Aina sarà sicuramente convocato per la Coppa d'Africa: Juric vorrebbe un uomo in più sulla fascia
Toro, Singo non parte. Ma serve comunque un terzino sinistro© Marco Canoniero

C’è chi ha guardato poca Serie A. O c’è semplicemente chi non ritiene ancora Stephane Singo pronto per una competizione come la Coppa d’Africa. Fatta di ansie, stress e tensioni: il peso specifico del torneo è notevole, il modo in cui viene vissuto è intenso all’ennesima potenza. Dunque, la notizia di ieri è che la Costa d’Avorio rinuncia all’esterno del Toro classe 2000. In caso di convocazione, sarebbe stata una bellissima favola: due anni fa riusciva timidamente a farsi strada in Primavera, oggi è un titolare inamovibile dei granata di Juric, dopo aver fatto molto sia con Giampaolo che agli ordini di Nicola. Il ct Patrice Beaumelle, in compenso, ha scelto quattro “italiani”: Kessié del Milan, Boga e Traoré del Sassuolo e Akpa Akpro della Lazio. Ma non Singo, che già a novembre era rimasto a Torino a riposare perché non selezionato dalla propria nazionale. Il ragazzo è ovviamente dispiaciuto, ma ha una vita davanti per presentarsi in Coppa d’Africa da protagonista assoluto: la sua è una crescita costante, che non conosce soste da più di un anno a questa parte. Per il Toro la sua permanenza sotto la Mole nel mese di gennaio è una boccata d’ossigeno: considerando la chiamata praticamente certa di Ola Aina con la selezione nigeriana, Juric avrebbe dovuto fronteggiare una seria emergenza sulle corsie esterne. Con Vagnati che sarebbe stato costretto a ricorrere con urgenza ad alternative proposte sul mercato. Una situazione che, tuttavia, non è da escludere. Vojvoda sta crescendo, Ansaldi è una garanzia ma quando sta bene (quindi non sempre), Singo è l’intoccabile della compagnia ma il Toro ha comunque la necessità di alzare il livello sulle corsie. E’ questo il vero step da compiere, oltre lla prolificità dell’attacco, a cui manca come il pane la presenza di Andrea Belotti. In attesa dell’ufficializzazione della convocazione di Ola Aina con la Nigeria, la società granata prende tempo per capire se intervenire o meno sulle fasce a gennaio. A Juric non dispiacerebbe avere un uomo in più, soprattutto a sinistra: perché il prodotto del vivaio del Chelsea stenta a decollare e perché Ansaldi convive con numerosi problemi fisici, che ciclicamente si ripropongono. Di sicuro la presenza di Singo facilità il lavoro di tutti: del tecnico croato, di Vagnati e di Cairo, che però ha l’onere di sostenere le richieste di un allenatore che merita di essere seguito. I consigli di Juric vanno ascoltati: a lui il compito di dettare le priorità dei possibili interventi di gennaio, mese storicamente poco movimentato in casa Toro.

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