© Marco CanonieroTORINO - Rinnovo doveva essere e rinnovo è stato. Doveroso, atteso, preannunciato. Fin da quando - l’estate scorsa, in ritiro - Gleison Bremer da Itapitanga aveva fatto capire senza giri di parole il suo intendimento di giocare quanto prima per obiettivi più ambiziosi di una salvezza anticipata o di uno scudetto del bilancio, massimo garantito dal Torino di Cairo a meno che Juric non riesca a inventarsi un euroexploit. […] Ha firmato fino al 2024, il bahiano, prolungando di una sola stagione la scadenza del 2023 che - considerati il fresco caso Vlahovic e le avvisaglie sul futuro affaire Zaniolo - faceva venire i sudori freddi nella società granata dove si sono pianificati i recenti investimenti ragionando sul prossimo incasso per la cessione del talento scovato da Petrachi nell’Atletico Mineiro (sperando che basti: i tifosi, già rassegnati a perdere Belotti, stanno in paranoia anche per Singo). […]
La possibile cessione
[…] L’ingaggio adeguato attorno a 1,8 milioni è un dettaglio: sia perché da pagare ne resta la metà scarsa fino a giugno, sia perché l’acquirente dovrà sborsarne ben di più. Sia l’Inter (in pole position), sia il Milan, sia un club di Premier (dove Bremer potrebbe già esaltarsi) sia quella Juventus che fa venire fitte extra di fastidio alla gente del Toro, specie dopo il veleno in coda alla trattativa Gatti. […] A precisa domanda (di Tuttosport, non nei salotti Rcs) sulla posizione nei riguardi della Juventus, Cairo non ha voluto rispondere, a differenza di quanto fece a suo tempo per Belotti. Forse è meglio accontentarsi che non lo abbia dato via già a gennaio.
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