Toro, per Bremer c'è DiMarco. E rispunta Caldara

La trattativa con l’Inter per il brasiliano riapre le porte all’esterno sinistro, che potrebbe rilanciare anche il difensore ora al Venezia
Toro, per Bremer c'è DiMarco. E rispunta Caldara

A volte ritornano. Soprattutto quando gli interessi di parte diventano reciproca convenienza e potenziale mutua assistenza. È un attimo, nel calcio, che i dubbi delle notti di mezza estate deraglino in ripensamenti di primavera, per riciclarsi magari in nuove certezze appena si ripresenta la bella stagione. Non ci si deve dunque stupire se due trattative non portate a compimento dal Torino nello scorso agosto - una per tentennamenti del club granata (Mattia Caldara, finito poi al Venezia), l’altra per riserve del candidato prescelto (Federico Dimarco, rimasto all’Inter) - possono tornare d’attualità nel prossimo giugno. E magari anche prima.

Cominciamo dalla seconda, perché strettamente connessa all’affare Bremer. Cairo ha apposto il timbro alla cessione rinnovando fino al 2024 il contratto del difensore brasiliano il quale altrimenti sarebbe andato a scadenza tra un anno. La cosa ne avrebbe abbassato di brutto la quotazione oppure generato un potenziale nuovo caso Belotti (a sua volta preceduto dai casi Nkoulou e Sirigu), con un top player intrigato dal parametro zero. Adesso invece - come da patti con quello che oggi è il più forte centrale di Serie A, nonché leader della difesa di Juric - la monetizzazione di Bremer potrà essere gestita con più tranquillità e profitto, lanciando un’asta e sperando di ricevere un’ultima offerta ben superiore ai 25 milioni stabiliti a mo’ di clausola rescissoria; tale cifra è stata fissata per garantire comunque il trasferimento al giocatore che, al riguardo, aveva parlato chiaro già nel ritiro precampionato, prenotando palcoscenici in Champions League. Su Bremer, si sa, ci sono parecchi club di grido: in Italia (Inter, Milan, Juventus, pure il Napoli) come all’estero (dalla Premier al Bayern in Bundesliga).

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