Cairo: "Belotti bravo ragazzo, mi aspetto che resti al Torino"

Il presidente granata tra presente e futuro: "La squadra mi è piaciuta, ha un'anima. Bremer? Ha molte squadre che gli ronzano intorno"
Cairo: "Belotti bravo ragazzo, mi aspetto che resti al Torino"© LAPRESSE

TORINO - A due giornate dalla conclusione della stagione, il presidente del Torino Urbano Cairo parla di presente e futuro, a partire da quello del capitano granata: "Con Belotti il contratto è in scadenza, vediamo che succede. So che Vagnati e il suo procuratore stanno parlando, e anche Juric è intervenuto. Vediamo se troviamo una soluzione", le sue parole a Deejay Footbal Club su Radio Deejey. "Essendo lui un ragazzo per bene, sarei stupito se dopo sette anni al Toro, da capitano, avendo fatto 100 gol, non avesse la voglia di restare - aggiunge - dopodichè il fatto è che non siamo ancora arrivati ad un accordo. Ma ho già detto che preferisco non parlarne, in modo tale che non parlandone possa succedere qualcosa di buono".

La stagione del Torino

Dopo due salvezze risicate, finalmente il Torino è tornato a far vedere qualcosa di meglio: "Sì, mi è piaciuto, ha un'anima, un atteggiamento che piace a me e ai tifosi: rubare palla nella metà campo avversaria, non abbassarsi. Cose tipiche di un Toro che ha cazzimma. Siamo reduci da annate complicate anche dal punto di vista economico, dobbiamo un po' sistemare le cose, ma mantenendo la forza della squadra e anzi rafforzandola con innesti di qualità. Come dicevamo con Juric, è fondamentale avere un buon mix: giovani ma anche qualche giocatore più esperto, per continuare un cammino che è iniziato quest'anno". Difficile rivedere in granata Bremer: "Molte squadre gli stanno ronzando intorno, 35 milioni? Non parliamo di queste cose qui, non siamo così prosaici...". 

Cairo: "Decreto crescita? C'è demagogia"

Del decreto crescita, infine, dice: "Io vedo molta demagogia nel progetto, non è questo ciò che può salvare il calcio italiano. Bisogna fare altre cose prima per i giovani, che non sono certo il decreto crescita cambiando da 500mila a un milione… Cosa che ha l'effetto di favorire le squadre più importanti che comprano giocatori che costano di più. Con questa manovra si perde l'equità e non si favorisce la crescita dei giovani. Con la demagogia non si va lontani. Ci vogliono misure anche rigorose e forti, che siano di ampio respiro, e non di piccolo cabotaggio". 

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