Juric prova a stringere, Belotti continua a mantenere ampio l’orizzonte. Tra i molti lapilli prodotti dal vulcanico tecnico granata nella conferenza che chiude la stagione 2021-22, la prima da allenatore di un Toro ristabilito dall’agonia pregressa ma ancora in divenire se l’approdo è la stabilità europea, uno è andato ad attizzare il capitano. L’annata sta finendo, la prossima va programmata e c’è da capire dove vadano destinate le pur già magre risorse a disposizione. Trentotto milioni di debito sono parecchi, e non molto di più vista la sicura partenza del giocatore che ovviamente fa scendere il prezzo del cartellino arriverà dalla cessione di Bremer, mentre i vari Brekalo, Pobega e Pjaca se ne vanno perché di rientro dai vari prestiti.
Singo è una risorsa tecnica, ma anche un elemento nel caso sacrificabile - vista pure la ricerca di due esterni - per la prossima stagione. Oltre all’ivoriano pochi sono i giocatori sacrificabili per irrobustire il portafoglio di Vagnati, alla voce entrate. Se già il quadro è complicato dalla bassa disponibilità finanziaria, chiaro che non sapere se il poco andrà speso per un centravanti (e non di compendio ma per il sostituto del Gallo) o magari per aumentare il budget per un centrale (c’è l’addio di Bremer) o ancora per una mezzala (tutta da giocare la difficile partita per riavere anche sono in prestito Pobega dal Milan) complica i movimenti.
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