Torino, Mandragora verso la Fiorentina. Si accelera per Maggiore

Sorpasso dei viola nella corsa all'acquisto del centrocampista di proprietà della Juve. Il dt Vagnati stringe con lo Spezia per l'alternativa
Torino, Mandragora verso la Fiorentina. Si accelera per Maggiore

Il direttore tecnico granata Davide Vagnati è prossimo ad uscire dalla corsa per Rolando Mandragora e si rivolge allo Spezia per l’accelerata decisiva sul fronte Giulio Maggiore. Queste le principali notizie fronte Toro partorite dal ventre del mercato - Milano e i suoi hotel - alla voce centrocampisti. Un ventre gravido di interlocutori che perso un treno, per scelta o per ineludibile necessità, salgono su un altro. È il caso del dt granata, ieri accomodatosi sul diretto per Mandragora, ma poco deciso a portare a termine un viaggio che adesso è destinato a condurlo alla stazione Maggiore.

Destinazione Firenze

Perplessità su un possibile accordo tra il Torino e l’entourage del giocatore che era stato convintamente voluto da Nicola, nel gennaio terribile del 2021 quando la squadra navigava a vele rotte verso una salvezza tutta da conquistare, si sono avute fin dal mattino di ieri. Se la società granata avesse avuto la ferma determinazione di chiudere l’operazione avrebbe avuto strada quasi libera, visto pure il gradimento di Mandragora a proseguire il percorso nel Toro. Quanto sarebbe servito per convincere la Juve, tuttavia, non è stato messo sul piatto. E dire che i bianconeri si sarebbero accontentati di meno dei 10,5 milioni di euro fissati quale cifra sotto la quale non scendere, onde evitare di realizzare una minusvalenza. Risulta infatti che la Fiorentina, a meno di un colpo di coda del Torino la prossima squadra di Mandragora, ne acquisirà il cartellino per meno di 10. Con il centrocampista che firmerà un quinquennale a cifre che non dovrebbero discostarsi di molto da quelle ricevute da Cairo: circa un milione e mezzo netto a stagione. Minime, allo stato dell’arte, le possibilità di un ribaltone: Mandragora ha aspettato il Torino, ma toccata con mano la tiepida volontà di Cairo e Vagnati di procedere con il suo acquisto ha aperto alla Fiorentina. Club nel quale potrà giocare in Europa e nel quale ritroverebbe Daniele Pradè, direttore sportivo viola con il quale aveva lavorato nell’Udinese. Facile, spostando il focus al confronto tra Juve e Fiorentina stessa, il raggiungimento dell’intesa. Per altro già trovato nella giornata di martedì. Quando Mandragora, in accordo con i suoi agenti, non ha affatto respinto la proposta, subordinandola però all’incontro con il Toro. Andato in scena ieri a Milano all’interno dei contorni test’è descritti. I bianconeri devono corrispondere un rateo di circa 40 milioni al club di Rocco Commisso e relativo alle operazioni in entrata per Chiesa e Vlahovic. Una cifra importante, e che Cherubini, ds della Juve, sarebbe ben contento di stornare attraverso la cessione del cartellino di Mandragora alla Fiorentina.

Le ragioni tecnico-tattiche

Tornando al Toro è invece a questo opportuno andare alle parole di Juric sul centrocampista, per pesare il ruolo che l’allenatore granata ha avuto nella vicenda. I due si sono piaciuti, in granata, ma forse non amati senza riserve. "Non è un giocatore di grande tecnica come Veloso che invece ha una tecnica importante. Mandragora è più come Pobega: un centrocampista completo", dettava il croato alla vigilia del la prova interna contro il Sassuolo (magari non a caso non lo ha impiegato dall’inizio per le 22 presenze che avrebbero fatto scattare l’obbligo di riscatto a 9 milioni: fosse riuscito il colpo a 6, 7 milioni ok, in caso contrario meglio destinare altrove le risorse, il ragionamento evidentemente condiviso da Cairo e Vagnati). Oltretutto Juric sta pensando di ritagliare un ruolo alla Veloso a Ricci. In questo momento titolare di un reparto completato da Lukic. Resta il fatto che in mezzo manchino due giocatori, presupponendo la partenza di Linetty e con Pobega che già ha fatto ritorno al Milan.

Forza Maggiore

In tal senso, sempre nella giornata di ieri, Vagnati ha prodotto un’accelerata che risulta destinata a rivelarsi decisiva per Giulio Maggiore, interno cresciuto nello Spezia e che dopo 4 anni in B ha esordito in A con i liguri nel 2020/21. Rifiutato il rinnovo di contratto con gli spezzini, Maggiore ha accolto la proposta del Torino che dovrebbe corrispondere alla società di Robert Platek tra i 5 e i 6 milioni di euro. Questo il quadro emerso ieri alla voce centrocampisti: a Juric ne servirà un quarto. Un sondaggio è stato fatto per Casadei, promettentissimo Primavera dell’Inter che però i nerazzurri vorrebbero mandare in una squadra che lo possa utilizzare con buona continuità. Una possibilità forte per Casadei, in B ambito da molti club, è il Cagliari.

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