Torino, nel ballo delle punte si rituffa Petagna

Il centravanti del Napoli interessa già da diverso tempo. Si aggiunge a una lista che comprende Dovbyk, Piatek e Joao Pedro
Torino, nel ballo delle punte si rituffa Petagna© Getty Images

In questa fase c'è chi chiude operazioni in entrata e chi cerca, almeno, di non farle chiudere agli altri. Gli incastri di mercato, al momento, relegano il Torino alla seconda voce: Vagnati si sta affannando per tenere aperte più porte possibili, ma al contempo si scopre in balìa di cessioni che tardano ad arrivare, a partire da quella di Bremer che si annuncia come la più remunerativa da diverso tempo a questa parte. E così la lista dei desideri è un continuo depennare e riscrivere: fuori chi nel frattempo trova una sistemazione, dentro chi può tornare utile alla causa. Nella speranza che questa filastrocca non esasperi Juric, prima ancora che il resto dell'ambiente.

La pista Petagna

Sul fronte offensivo, tra una trequarti da ridisegnare e un Belotti da sostituire, da diverse settimane funziona così. Fuori uno, dentro un altro. L'ultimo nome a prendere piede, nella ricerca di una punta, è allora quello di Andrea Petagna, non esattamente una novità dalle parti della Mole: i granata lo avevano già sondato a più riprese negli anni passati e l'interesse per il 26enne triestino non è mai tramontato. A maggior ragione in uno scenario come quello attuale, che potrebbe offrire una buona opportunità di mercato. Il prodotto del vivaio del Milan è infatti legato al Napoli fino al 2024, ma agli ordini di Spalletti fatica a trovare spazio: nell'ultima Serie A ha disputato appena quattro partite da titolare per miseri 569' in campo, spezzoni compresi. Non è un mistero, insomma, che Petagna per primo si stia guardando intorno: nell'ultimo mercato invernale il suo passaggio in prestito alla Sampdoria era saltato proprio sul gong della sessione. E ora i blucerchiati sono tornati alla carica, insieme al Monza e alla Salernitana. E al Torino, appunto, che con l'attaccante classe 1995 regalerebbe a Juric un uomo di stazza e d'area di rigore.

Gli altri obiettivi

Il suo nome rientra tra i tanti petali della proverbiale margherita da sfogliare, sempre che nel frattempo le rivali di mercato non si spartiscano tutte le opzioni più gustose. A partire da quella che conduce ad Artem Dovbyk, punta dell’Ucraina e del Dnipro, club con cui il Torino si è già confrontato appurando una sostanziosa distanza tra domanda e offerta. Per questo motivo è sempre in piedi anche la pista che porta a Krzysztof Piatek, negli ultimi sei mesi alla Fiorentina e di proprietà di quell’Hertha Berlino che potrebbe nuovamente privarsene con la formula non vincolante del prestito con diritto di riscatto, anche alla luce di un contratto in essere fino al 2025. Restando al fronte offensivo, poi, resta viva la soluzione Joao Pedro, per il quale la concorrenza è comunque folta. Se il Monza è segnalato in (leggero) vantaggio rispetto ai granata, nelle ultime ore sul brasiliano è piombata di prepotenza la Salernitana. I campani hanno avviato un discorso con il Cagliari, ma resta ampia distanza con l’entourage dell’attaccante, che chiede un quadriennale (o, al limite, un triennale con opzione per il quarto anno) da oltre due milioni a stagione. Forse troppo per le disponibilità del presidente Iervolino. Nessuno ha ancora chiuso per il verdeoro forzatamente in uscita dai sardi dopo la retrocessione in Serie B: quella porta, per ora, è ancora aperta.

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