Torino, Maggiore a un passo. Pessina regalo per Juric

Ultimi dettagli per il centrocampista dello Spezia, dove andrà Seck. Tentativo con l’Atalanta per il pupillo del croato
Torino, Maggiore a un passo. Pessina regalo per Juric© Getty Images

TORINO - Dieci (o più giocatori) andavano sostituiti - in base a quanto indicato da Juric non appena terminato il campionato - dieci (o più giocatori) ancora devono arrivare. Vero che il mercato ufficialmente deve ancora iniziare e che i battenti del folle circo apriranno soltanto venerdì per chiudersi il 1° settembre - arco di tempo nel quale si potranno depositare i contratti - però con tanto, tantissimo lavoro da portare a termine è opportuno che il Toro a qualcosa di concreto inizi a pervenire. Con un po’ più di convinzione si sarebbe ad esempio potuto chiudere il discorso per Rolando Mandragora, che se non definitivamente perso si è comunque decisamente allontanato in virtù dell’inserimento della Fiorentina, lesta a contattare la Juve, dopo la scadenza dei termini per procedere con il riscatto. Non stupisce che Cairo e Vagnati abbiano rinunciato a versare i 14 milioni del diritto, mentre ancora non è chiaro perché i due di intesa con Juric non abbiano scelto di esercitare l’obbligo. Che sarebbe scattato dopo 22 presenze da titolare. Per tenuta fisica e peso all’interno del centrocampo granata Mandragora non avrebbe avuto alcuna difficoltà a giocare dall’inizio tale numero di partite, nella passata stagione.

Evidentemente la dirigenza granata sperava - forte anche della volontà del regista di continuare nel Toro - di strappare il sì alla Juve per meno di 9 milioni (cifra fissata per l’obbligo). Il budget per il cartellino di Mandragora era di 7 milioni, ma non è coinciso con la richiesta del ds bianconero Cherubini. Il quale ha avuto gioco facile nel trovare l’intesa con il ds viola Pradè per poco meno di 10. Sempre più dei 7 stanziati da Vagnati. E così, al netto di un nuovo sorpasso del Torino ai danni della Fiorentina, non impossibile all’interno del circo pazzo ma difficile da effettuare, Mandragora è perso. È invece a un passo dall’occupare un armadietto al Filadelfia lo spezzino Maggiore, credibile alternativa a Lukic e Ricci, ma almeno fin qui giocatore che non ha pareggiato lo spessore tecnico/tattico di Mandragora. Tanto che la forbice nella valutazione del cartellino dei due è netta. Maggiore, che ha il contratto in scadenza con lo Spezia nel 2023, sarà preso per 5 milioni di euro, qualcosa in più centrando vari bonus. E ai liguri, con i quali resta in piedi anche un discorso per Nikolaou, potrebbe andare in prestito Demba Seck. Se sarà perso Mandragora a Juric servirà un terzo interno di alto livello. Alla Pessina, jolly dell’Atalanta che nello scorso campionato non ha giocato ai livelli di quella precedente, ma che resta un elemento di indubbio valore. A lanciarlo con continuità, quando erano assieme nel Verona, è stato lo stesso tecnico croato. Il quale ovviamente tornerebbe ad allenarlo molto volentieri, nel Toro. I costi per chiudere l’operazione, che Galliani sta provando a rifinire per il Monza, sono alti, ma Vagnati può fare un tentativo sulla base di un prestito oneroso con diritti/obbligo di riscatto. Il costo totale per realizzare l’affare? Superiore ai 16 milioni di euro.

Dai centrocampisti centrali ai trequartisti per registrare il gradimento manifestato dai granata per Filip Djuricic, trequartista svincolatosi dal Sassuolo che nel Toro andrebbe a contendersela con Dennis Praet. Almeno questo nelle intenzioni di Juric, che rivuole il belga ora di proprietà del Leicester. Il club inglese si guarda attorno nella speranza di ricevere un’offerta superiore a quella che al dunque farebbero i granata, per l’ex della Sampdoria: 10 milioni per un prestito con riscatto (il Toro rivorrebbe il diritto, il Leicester l’obbligo). Sempre per le corsie offensive ieri l’entourage di Joao Pedro ha fatto sapere che per l’italo-brasiliano si è aperto un braccio di ferro tra Torino e Salernitana: entrambe hanno l’intesa con il Cagliari, ma non ancora con il duttile attaccante. Che chiede almeno 2 milioni di ingaggio. Se Pessina è un ora come ora un sogno, Nikola Vlasic del West Ham lo è a maggior ragione. Vagnati ci prova, un margine c’è, ma la via per il croato, che vale la pena percorrere con dedizione fino all’eventuale, inscalfibile no degli inglesi è molto stretta.

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