Torino-Joao Pedro, c’è il sì del Cagliari: 6 milioni più bonus

TORINO - Dopo Maggiore un’altra accelerata, forse quella definitiva per Joao Pedro. I granata, vicinissimi all’accordo con il Cagliari per 6 milioni più bonus, si sono riavvicinati in maniera sensibile all’italo-brasiliano che chiedeva un ingaggio di 2 milioni a stagione. Vagnati ha quasi trovato l’intesa con l’entourage del giocatore, il quale alla Salernitana che nell’ultimo periodo aveva cercato di inserirsi preferisce in maniera decisa il Toro. Un po’ più defilata resta la Fiorentina, mentre il Monza ha preso un’altra strada. Joao Pedro ha capito che verrà messo al centro del progetto e dopo un paio di colloqui con Juric s’è convinto sulle prospettive granata. Con il suo arrivo il tecnico croato risolverebbe due problemi in un colpo solo: l’ex (a questo punto) cagliaritano infatti può ricoprire sia il ruolo di trequartista (magari a fianco di Praet), sia quello di prima punta se non dovesse arrivare un sostituto di Belotti all’altezza della situazione. Il Toro inseguiva il jolly offensivo già dalla scorsa estate. E così si comincia a capire la tranquillità di Juric, il fatto che ad amici fidati aveva rivelato che in un giorno potrebbero arrivare a breve tre colpi: Praet, Maggiore e Joao Pedro? Insomma, i conti cominciano a tornare. Anche perché manca una sola settimana al raduno del Filadelfia e c’è bisogno di rinforzi di grande spessore e qualità, elementi che potrebbero diventare fondamentali per conquistare un posto in Europa.

Bremer all'Inter, settimana decisiva

Dall’attacco alla difesa. Non sarà facile trovare un degno sostituto di Gleison Bremer. Anzi, praticamente impossibile, visto che il brasiliano è uno dei più forti centrali difensivi d’Europa. A questo punto, non resta che incassare i soldi del suo cartellino e proiettarsi in fretta verso il futuro. Per Bremer sarà questa la settimana decisiva: c’è l’appuntamento con l’Inter e la speranza di un inserimento del Tottenham che potrebbe presentarsi con un’offerta molto vantaggiosa anche se il giocatore ha già detto sì all’Inter: vuole una squadra che punti al titolo e disputi la Champions League per raggiungere la Nazionale che fino a oggi lo ha snobbato. Ed è chiaro che il difensore in entrata dipenderà da quanto riuscirà a incassare Cairo.

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