In sei fuori dal Toro: lo ha deciso Juric. I nomi degli esclusi

Nessuno di loro è l'autore del video della rissa tra Vagnati e il tecnico in Austria. Fuori dai piani per scelta tecnica: non convocati, allenamenti a parte. Ecco chi sono
In sei fuori dal Toro: lo ha deciso Juric. I nomi degli esclusi

Federico Fellini non è uno di questi sei. E lo scriviamo con convinzione, a ragion veduta. Faremmo finta di niente, piuttosto. Glisseremmo. Invece no. Invece lo scriviamo chiaro e tondo, a scanso di equivoci. Giacché ieri pomeriggio, dopo che il Torino ha sfornato l’elenco ufficiale dei giocatori convocati per la partita con il Palermo, in larghi strati della tifoseria in azione sul web, sui forum e nelle chat, è partita subito una caccia alle streghe. Come se tra i sei giocatori lasciati da Ivan Juric ai margini per scelta tecnica (in tribuna, fuori dal progetto, distaccati anche dall’allenamento di rifinitura di ieri mattina), ci dovesse essere per forza il regista del video delle streghe. Quel filmato girato col telefonino dalla propria stanza d’albergo in Austria, a Waidring, sede del ritiro granata. Stando ben attento a nascondersi, mentre riprendeva la rissa tra Davide Vagnati e Juric nel parcheggio di fronte. Federico Fellini, per l’appunto: il nuovo regista del Toro.

Ordunque, si deve raccontare di una decisione eclatante. «Tra questi c’è anche il mio ragazzo... Scelta tecnica, comunque: nessun problema disciplinare». «Anche io ne ho uno - si sfogava un altro agente, ieri pomeriggio -. Scelta tecnica. Nessun problema nuovo: lo so benissimo da mesi che non rientra nei progetti del Torino. Si tratta di trovare la destinazione migliore, una squadra che creda in lui». A maggior ragione adesso: la situazione si è fatta ben più pesante, oggettivamente.

Armando Izzo, Simone Verdi, Simone Zaza, Simone Edera (manca solo l’amaro San Simone), Vincenzo Millico e l’ungherese Krisztofer Horvath sono out, rispetto ai piani di Juric. Raccontano che il tecnico abbia parlato loro con grande chiarezza. Motivando per filo e per segno la decisione, presa comunque anche a malincuore: perché un tecnico sa bene che cosa significa per i giocatori coin volti. Li ha persino ringraziati per il loro impegno sin qui dimostrato: ed era sincero (con meno enfasi, inevitabilmente, per Millico, che non era neanche stato portato in Austria).

Tranne Izzo (2024), sono tutti in scadenza già nel 2023. Sono tutti sul mercato, Vagnati in queste settimane aveva provato a offrirli a destra e a manca pur di sfoltire la rosa: come da intese con Urbano Cairo, mica soltanto con Juric. Solo che Izzo si era convinto, con l’impegno e il suo rendimento nella seconda parte della scorsa stagione, di aver recuperato stabilmente un posto nella rosa: dalla quale era sta to tenuto ai margini già nel primo semestre dell’ultimo campionato. Lo appiedano, davanti agli occhi del tecnico, le sue caratteristiche tecniche. Juric cerca difensori più portati anche a impostare il gioco. Di Verdi si sa, col suo futuro senza certezze: 23 milioni di cartellino, 2 di stipendio netto, delusioni in serie a Torino, infine il prestito positivo nella Salernitana (che lo rivorrebbe, ma a costi di cartellino quasi azzerati e con un ingaggio decisamente più basso). Zaza è sul mercato da due anni, in pratica: anche lui col suo ingaggio bimilionario, finora sempre restio a valu tare soluzioni altrove (non è mai comparsa una società di livello medio-alto impegnata nelle Coppe: i paletti di Simone, sinora). E poi ci sono i più giovani. Da Edera, jolly offensivo in cerca di rilancio ora che da mesi è perfettamente guarito (maggio 2021, rottura dei legamenti) alla punta leggera Millico, sino al trequartista magiaro Horvath, l’anno scorso prestato nella Serie B ungherese: due gol in ritiro in amichevole, ma è troppo leggerino. Aveva detto Cairo a metà settimana: «Sicuramente mancano un centrale difensivo, in quanto abbiamo venduto Bremer, e un centrocampista, ma qui abbiamo cose che stanno nascendo... (il diciottenne turco Ilkhan doveva ancora sbarcare in Italia, ndr). Poi manca come minimo un trequartista, ma vediamo... Se ci saranno opportunità, saremo pronti a coglierle». Cairo aveva anche citato Verdi e Demba Seck in ballo per la trequarti, oltre al neogranata Nemanja Radonjic. Come a dire: non è vero che Juric non ha nessuno, in quel reparto. Detto, fatto: Verdi non convocato e, come gli altri cinque, obbligato ad allenarsi a parte con altri preparatori del Torino. Decisione presa e non solo una tantum, ha spiegato Juric a tutti e sei giocatori. Per la serie: spero che la società vi aiuti a trovare una soluzione migliore per il vostro bene.

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