Toro: “Con Verdi e Izzo ci date Orsolini?”. Nuova offerta a Denayer

Vagnati pronto a mettere i due esuberi sul piatto del Bologna: interessano l’ala e Barrow. Alzata la proposta di ingaggio al difensore belga: 2,5 milioni più bonus
Toro: “Con Verdi e Izzo ci date Orsolini?”. Nuova offerta a Denayer

Definirlo un terremoto sul mercato è esagerato, sicuramente. Ma indubbiamente ha smosso le acque la decisione di Juric di mettere ai margini 6 giocatori (Izzo, Verdi, Zaza, Edera, Millico e Horvath), comunicando loro che d’ora in poi non saranno più convocati perché esclusi dai progetti e che dovranno anche allenarsi a parte, fatti salvi i loro diritti di professionisti contrattualizzati. Vagnati è al lavoro, il mercato in uscita è una sua priorità e l’emersione delle ultime notizie ha prodotto nuove onde nello stagno. Vediamo se qualche barchetta sarà condotta a riva, alla fine. Anche perché, va detto, da sabato mattina gli agenti dei 6 e pure qualche intermediario si stanno prodigando per cercare soluzioni alternative, adesso che la musica è così cambiata: non siamo più ai tempi del ritiro in Austria, con la brace sotto la cenere almeno per Izzo e prospettive di impiego possibili, stante pure la partenza di Bremer. Si è già chiarito sul giornale di ieri che la decisione di Juric appartiene alla sfera delle scelte tecniche, per tutti e 6. Nessuna ragione disciplinare, nessuno di loro è l’autore del video della rissa tra l’allenatore e Vagnati, le motivazioni sono di natura prettamente sportiva. Incidono anche le scadenze di contratto (tutti nel 2023, tranne Izzo: 2024), nonché gli ingaggi dei 3 casi dai nomi più rumorosi (sui 2 milioni netti a stagione). Zaza è nei fatti ai margini da dicembre, Verdi era stato sbolognato a Salerno a gennaio (dove peraltro è poi rinato: ma i campani potrebbero riprenderlo solo se il Torino lo regalasse quasi e lui si abbassasse pesantemente lo stipendio). Izzo, infine, ha caratteristiche non ideali secondo Juric quanto all’impostazione del gioco, alla partecipazione alla manovra. I segnali in direzione Bologna sono partiti. Nel capoluogo emiliano Verdi ha lasciato buoni ricordi, ai tempi di Donadoni sfornava assist e gol, per sua moglie Bologna significa casa, i due si trasferirebbero volentieri. E anche Izzo, che in passato aveva detto no alle avances di un Cagliari già mal messo (a gennaio), ora guarda con interesse alla possibilità di finire alla corte di Mihajlovic. Insomma, in queste ultime 48 ore qualcosa si è mosso.

Obiettivi in entrata

E a Bologna, si sa, il Torino ha nel mirino due giocatori: il jolly offensivo Orsolini, già trattato da almeno un anno e mezzo, ora in bilico tra partenza e rinnovo (l’attuale scadenza: 2024), e l’attaccante Barrow, utilizzabile sia da ala/seconda punta sia da pivot. Il Bologna valuta il primo sui 12 milioni e il secondo sui 15, in parte trattabili. Di soldi a palate da immettere sul mercato non se ne vedono né dalle parti di Vagnati né da quelle di Sartori: con in ballo potenzialmente 4 giocatori (e gli agenti che giocano ciascuno la propria partita), sarebbe strano se nei prossimi giorni i sondaggi di questo weekend non dessero vita a contatti diretti tra le parti con la necessità di valutare pro e contro (sul prato) ed equilibrismi (a bilancio). Il problema, in merito? La valutazione dei giocatori, sotto il profilo del prezzo da appiccicar loro sulla fronte. Per i granata, la somma Izzo+Verdi sfiora i 20 milioni. Ultima annotazione: difficilmente il Bologna farebbe partire sia Orsolini sia Barrow. Uno dei due, al massimo. Vagnati punta invece a cedere entrambi i giocatori. Alla stessa squadra come a due club diversi: dipenderà esclusivamente dalle opportunità. Le trattative per Barrow e Orsolini (due fiumi carsici che nelle ultime settimane sono comparsi, scomparsi e ricomparsi ciclicamente) si intrecciano inevitabilmente con il nuovo assalto per il trequartista croato Vlasic: ma se ne parla più diffusamente qui sotto. E il dopo Bremer? Alzata l’offerta per il nazionale belga Denayer, ex Lione, svincolato. Il centrale chiede 3 milioni netti. I granata sono saliti a 2,5 più bonus. Di fronte a un giocatore agganciabile a parametro, i tetti degli ingaggi possono evaporare in parte. L’ostacolo non è però solamente economico. Denayer punta a una piazza o già impegnata in una Coppa o almeno in grado di lottare per una qualificazione europea. Convincerlo è l’obiettivo acclarato ormai da qualche settimana.

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