Vlasic, braccio di ferro tra Torino e West Ham: si tratta il prestito

Il talentuoso trequartista ai margini a Londra preme per trasferirsi: sta rifiutando tutte le altre destinazioni
Vlasic, braccio di ferro tra Torino e West Ham: si tratta il prestito© Getty Images

TORINO - David Moyes, l’allenatore manager del West Ham, ha un diavolo per capello. Idem i dirigenti. Pazienza. D’altra parte si raccoglie anche ciò che si semina. E lassù a Londra hanno seminato male le zolle calpestate da Nikola Vlasic. Già nello scorso campionato: appena 19 presenze in Premier, di cui soltanto 6 da titolare. Nell’arco dell’intera stagione, Coppe comprese (Europa League, Efl e Fa), 31 gettoni complessivi. Però per un totale di appena 1.300 minuti giocati, in media meno di un tempo a presenza. Una pena, una dissoluzione di un capitale mica da ridere. Perché sempre il West Ham, appena l’estate scorsa, aveva speso la bellezza di 26 milioni di euro più 8 di bonus per strappare questo talentuoso trequartista al Cska di Mosca. Soffiandolo, nel rush finale, a diversi altri club interessati, anche loro da tempo in trattativa con i russi.

Un nome non a caso: il Milan. Che però, al dunque, non poté reggere i rilanci degli inglesi. Vlasic arrivava da 3 stagioni in crescendo, nel Cska. Bastano due numeri: 33 reti in 108 presenze tra campionato e Coppe. Un’esplosione di classe, di qualità: dribbling, fughe, assist, conclusioni. L’estro nei piedi, la fiducia nel cervello, la serenità nel cuore. Poi, in Inghilterra, la morte civile. Il ragazzo, che oltretutto è un nazionale croato già da 5 anni (7 gol in 39 incontri, l’ultimo giocato lo scorso giugno), a Londra non è stato né compreso né valorizzato né protetto. Non ha legato con l’ambiente, David Moyes gli ha fatto vedere per mesi i sorci verdi, la dirigenza lo ha lasciato al suo destino, le discussioni si sono susseguite, la frattura si è aperta. Poi, con l’apertura del mercato, la rottura definitiva. Il ragazzo, consapevole del proprio talento, delle proprie potenzialità ad appena 24 anni, del proprio valore, ha subito chiesto di essere ceduto. E il West Ham, con altrettanta consapevolezza, ritenne che sì, effettivamente non sarebbe stato né utile né economico tenerlo a forza per un’altra stagione. Troppo virulento il rapporto con Moyes. Troppi problemi, troppe polemiche. Troppo anche lo stipendio sino al 2026, per continuare a tenerlo ad ammuffire in panca: 2,7 milioni di euro netti ad anno più bonus. Uno spreco, però anche pericoloso per gli equilibri interni dello spogliatoio.

Il Torino, ben oltre un mese fa, si piazzò in bella mostra tra i club entrati presto in azione. Grazie alle conoscenze di Ivan Juric, croato come Vlasic, aveva monitorato la faccenda già in primavera e tra giugno e luglio iniziò a bussare alla porta del West Ham: ce lo date in prestito con diritto di riscatto? I londinesi presero tempo: no, al massimo in prestito con obbligo di riscatto tra un anno. Ma a quale prezzo? Quello che poi hanno chiesto anche ad altri club del continente, inglesi e no. Grossomodo, 21 milioni di euro: così da evitare minusvalenze a bilancio. Risposta unanime dell’orbe terracqueo interessato: what????? Addirittura 21 milioni per un giocatore che vuole andarsene a tutti i costi e che voi non volete più tenere? Siete matti? Fine delle trasmissioni. E non solo da parte del Torino.

Adesso il parallelepipedo della questione sta però mostrando facce nuove. Sono le leggi del mercato. Punto primo: nessun club in Europa ha poi messo sul piatto una cifra interessante per il West Ham. Punto secondo: c’è chi addirittura si accontenterebbe di un prestito puro. Punto terzo: il Torino è appena tornato alla carica con una carta in mano che nessun altro possiede. La presenza di Juric, per l’appunto. E il suo gioco orientato sull’utilizzo di più jolly offensivi dietro a un attaccante. Juric è considerato un punto di riferimento come allenatore, nel mondo calcistico croato. E Ivan, lo sappiamo, ha stima di Vlasic: lo conosce bene, conosce il suo talento, conosce la sua fame, è pronto ad accoglierlo, a dargli fiducia, a rilanciarlo. In codesto scenario stanno dunque facendo rumore in Inghilterra le ultime novità. Il Torino è tornato a trattare per un prestito oneroso con diritto di riscatto a cifre ben più basse di quei 21 milioni, intanto da giorni Vlasic ripete a Moyes e alla sua società: è inutile che mi proponiate altre destinazioni che possono essere migliori per voi o addirittura anche per me, se guardassi solo al mio stipendio. Non mi interessano. Voglio solo il Toro, punto e basta.

Lo ha di nuovo urlato negli ultimi due giorni, mentre dal Torino partiva, a tenaglia, una nuova richiesta di prestito con diritto. Siamo al braccio di ferro. Tanto è vero che più di un media, più di un tabloid britannico ci sta già sguazzando. Ma le pressioni porteranno alla fumata bianca? E se sì, quando? A breve o nella coda di agosto, casomai il West Ham si ritrovasse ancora in mano la patata bollente? Il Torino e Vlasic stanno giocando insieme la partita per l’oggi, per ottenere il trasferimento al più presto. Nikola sta dimostrando di essere da Toro, starà pensando Ivan.

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