Torino, investire sui giovani è la strategia giusta

Il club granata ha deciso di puntare forte sui talenti. Da Zima a Schuurs in un solo anno sono stati spesi 40,8 milioni di euro. L’olandese (13), Ricci (8,5) e Zima (5,5) rappresentano i costi più elevati
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TORINO - Scottato dalle esperienze passate Urbano Cairo ha deciso di cambiare strategia e di investire sui giovani. Il presidente granata non ha dimenticato i 25 milioni spesi per Verdi, i 15,6 per Zaza e prima ancora i 15 per Niang, tutti giocatori pagati a peso d’oro che dovevano permettere alla squadra di compiere il salto di qualità e che, invece, si sono rivelati un flop. Due di questi, Verdi e Zaza, pesano ancora sull’aspetto finanziario del club. Elementi che oltre a essere costati tantissimo percepiscono un ingaggio attorno ai due milioni netti. Così come Izzo, del resto. Anche lui esubero e con un ingaggio di 2 milioni.

Alla luce di tutto questo, il Torino ha deciso di investire sui giovani. Ha cominciato con Zima, 21 anni, della Repubblica Ceca. Un anno fa i granata lo hanno acquistato dallo Slavia Praga per 5,5 milioni, anticipando la concorrenza di alcuni club di Premier. Il giocatore con Juric è cresciuto molto: e ha ancora un largo margine di miglioramento. Nello scorso campionato ha collezionato 20 presenze, molte di queste da titolare. Ha disputato buone partite sia come terzino destro della difesa a tre sia come centrale. E anche in questa stagione avrà le sue possibilità. Meno fortunato, invece, l’investimento (900.000 euro) sul danese Warming, che è stato prestato al Darmstadt nella Serie B tedesca: qui ha già disputato 4 partite di campionato. Al Toro non ha mai dato l’impressione di valere - solo 4 presenze e tutte da subentrato - quasi sempre negli ultimi minuti. Chissà che l’aria tedesca non gli faccia bene.

Nello scorso mercato invernale i granata hanno fatto lo spesone, ovviamente di giovani. È arrivato il prestito di Pellegri (21 anni) che si è trasformato in riscatto da 4,5 milioni. E sempre in quella finestra invernale sono arrivati Ricci, 20 anni, per 8,5 milioni e Demba Seck, 21 anni, per 4 milioni. Il primo è stato preso dall’Empoli e il secondo dalla Spal. Il centrocampista si è già rivelato un affare sia sotto l’aspetto tecnico (Mancini lo ha fatto esordire addirittura con la Nazionale maggiore), sia sotto quello economico. Se il ragazzo fosse sul mercato la sua valutazione oscillerebbe tra i 12 e i 15 milioni. Su Seck, invece, fino a oggi non sono pervenute notizie positive tant’è che si sta pensando di trovargli una squadra che lo impieghi con continuità.

E arriviamo ad oggi. Prima l’acquisto del diciottenne Emirhan Ilkhan per 4,5 milioni dal Besiktas: in questo caso Vagnati ha sfruttato la clausola liberatoria. I turchi hanno fatto di tutto per trattenerlo, però il ragazzo ha scelto il Torino. A Monza Juric lo ha inserito nel finale: trequartista di talento, di lui si dice un gran bene. E per concludere il discorso, l’ultimo colpo porta a Perr Schuurs, 22 anni, giovane ma con già un’importante esperienza internazionale visto che con l’Ajax ha disputato molti incontri di Champions League. Per lui i granata hanno investito 13 milioni, cifra importantissima ma pagata volentieri considerando la carta d’identità e il valore del ragazzo. Calcolatrice alla mano: da Zima a Schuurs, nel giro di un anno, i granata hanno speso e quindi investito 40,8 milioni per i giovani. Un segnale inequivocabile della nuova strategia che premia.

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