Torino, sì ai rinforzi di gennaio. Però con Lukic in bilico

Sovraccarico al polpaccio, il suo 2022 in granata può essere già finito: punta al Mondiale
Torino, sì ai rinforzi di gennaio. Però con Lukic in bilico© LAPRESSE

TORINO - Ciao ciao Lukic: il suo 2022 con il Torino è già finito qui, quasi certamente. «Dopo l’analisi video, Ivan Juric ha diretto una sessione tecnica alla quale non ha preso parte Sasa Lukic per un sovraccarico al polpaccio sinistro. Le sue condizioni verranno valutate secondo la sintomatologia»: così il bollettino medico diffuso ieri in serata dal Torino, post allenamento. Traduzione pratica: niente Samp e, al 99%, anche niente trasferta a Roma contro i giallorossi, domenica. I problemi muscolari al polpaccio sono sempre infidi: chiedere a Ricci (oltre un mese di stop) e ora a Sanabria (destinato stasera a tornare in panca, ma dopo aver saltato 5 partite, Coppa Italia compresa). L’infortunio di Lukic è considerato al momento decisamente meno grave (sovraccarico: dunque nessuna lesione), ma con i Mondiali alle porte facciamo oltremodo fatica a immaginare che il centrocampista rischi di perdere la competizione in Qatar pur di rientrare già domenica, a tutti i costi.

Oltretutto i rapporti tra il giocatore e il Torino non sono esattamente idilliaci, anzi: e qui alludiamo alle baruffe sul mancato rinnovo del contratto in scadenza già nel 2024 (l’ammutinamento di agosto e il braccio di ferro senza soluzioni di queste ultime settimane). Per la cronaca, contro la Samp stasera dovrebbero pertanto partire titolari in mediana Ricci e Linetty, al rientro dopo la squalifica scontata a Bologna. Lukic, post Mondiali, potrà anche finire sul mercato: saranno proprio la sua condizione contrattuale e i rapporti sfibrati a obbligare il Torino a valutarne una cessione anticipata (in assenza di rinnovo, a luglio, cioè a soli 12 mesi dalla scadenza, Cairo ricaverebbe quasi certamente assai meno soldi per una banalissima legge di mercato). La qualità delle sue prestazioni ai Mondiali potrebbe fare la differenza, in tal senso, aumentando (o meno) il numero di club interessati: e qui pensiamo anche all’estero, non solo al panorama italiano (in testa la Lazio e la Roma). Vedremo.

Juric non vuole ancora parlare pubblicamente del mercato di gennaio. Anche ieri ha sostanzialmente sviato una domanda in merito: ha più sottolineato le mancanze in termini di «qualità» che la necessità di provare a porvi rimedio tra un paio di mesi. E la cosa, ça va sans dire, può essere interpretata anche come un modo elegante per tenere la concentrazione alta nel gruppo attuale, nel suo complesso, prima di queste ultime due gare contro Sampdoria e Roma. Ci sarà tempo, dopo, per affrontare più liberamente il tema. Innanzi tutto nei summit che seguiranno lo stop del campionato: con Vagnati e Cairo. Che questa rosa possa e debba essere rinforzata ancora, riaprendo un capitolo non concluso ad agosto, è del tutto evidente: e, oggettivamente, soltanto la difesa in senso stretto si è dimostrata all’altezza, così com’è. Anche quella frase di ieri di Juric sugli attaccanti va interpretata: «Numericamente, mi bastano due punte centrali. Me ne vanno bene due, ma che abbiano qualità».

Prima della trasferta di Bologna elettrostimolava Pellegri in modo fin sorprendente: «Ha la stoffa del campione, negli anni potrà diventare un grande bomber come il Belotti dei tempi migliori, ma deve ancora migliorare in tutto, è solo al 10% delle sue potenzialità». In privato, con Cairo e Vagnati, Juric invocava l’arrivo di Pellegri un anno fa già in questo periodo. Poi, tra maggio e giugno, ne caldeggiò con forza il riscatto via Monaco (5 milioni). Sanabria, invece, non appartiene a questa categoria di giocatori precisamente scelti da Juric (arrivò su indicazione di Nicola), pur se in questo anno e mezzo il tecnico lo ha fatto giocare con continuità, quando possibile. Sanabria, tecnicamente, possiede una buona capacità di dialogo con i compagni, palla a terra, e da questo punto di vista soddisfa Juric. Ma segna col contagocce: 2 in questo campionato, 6 nello scorso torneo (quando però c’era ancora Belotti: in fase calante, ma capace ugualmente di buttarne dentro 8). Che a gennaio il Torino possa valutare eventuali offerte per Sanabria è praticamente scontato. I rinforzi potranno arrivare prima di tutto grazie alle cessioni: le indicazioni di Cairo sono queste.

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