Calciomercato Torino, Praet è il primo obiettivo di gennaio: la pista è in discesa

Nuovi contatti con il Leicester: il trequartista in Premier gioca poco e il suo contratto scadrà nel 2024. E il club inglese non ne ostacola la cessione
16) Leicester - €392 milioni© EPA

TORINO - Forte del rinnovo ufficializzato ieri dal club, il direttore dell’area tecnica granata Davide Vagnati può preparare il prossimo mercato di gennaio nell’ottica di completare la rosa: cinque i rinforzi individuati. A Juric servirà innanzitutto un portiere di riserva. Berisha, titolare nell’Albania che ha appena affrontato e perso contro l’Italia, dal ritiro della propria Nazionale ha espresso la delusione per non essere mai stato preso in considerazione, nella sua stagione granata. «Voglio una squadra che mi consenta di giocare», ha sintetizzato l’ex pure di Lazio, Atalanta e Spal. In secondo luogo potrà servire un esterno di centrocampo, da consegnare al tecnico croato nel momento in cui uno tra Aina e Singo dovesse essere ceduto. Difficile stabilire il prezzo del nigeriano e dell’ivoriano, ma dalla vendita di uno dei due potrà essere finanziato parte del mercato in entrata. E qui va aperto un doveroso inciso in relazione a Lukic, l’altro elemento che potrà essere un pezzo pregiato delle trattative in uscita, nella finestra invernale. Il centrocampista serbo si sta confrontando con Vagnati per il rinnovo, ma la fumata bianca è ancora lontana, tra la distanza sull’ingaggio e i ragionamenti in atto in tema di clausola rescissoria. Se la situazione di stallo dovesse permanere, e se Lukic dovesse essere un protagonista nella selezione allenata da Stojkovic ai Mondiali, il Toro potrebbe pensare di cederlo tra qualche settimana, onde evitare un nuovo caso Belotti. Anche perché l’ultima stagione e mezza disputata da Lukic in granata è stata più che positiva. Nel passato campionato l’ex del Partizan ha avuto una crescita esponenziale, in questo parzialmente frenata non da ragioni tecniche, ma dalle turbolenze prodotte dall’ammutinamento di Monza. Dovesse trascinare la Serbia al Mondiale, la sua valutazione potrebbe tranquillamente superare i 15 milioni di euro. Una cifra importante, come quella che servirebbe per prendere un centravanti di nome, ma pure di fatto. Uno, cioè, che sia in grado di garantire quei gol che per adesso sono mancati. E l’attaccante è il terzo ruolo che Juric vorrebbe fosse coperto, a gennaio. Quando chiudendo il discorso relativo alle punte non è da escludere si concretizzi la partenza di Sanabria. L’allenatore, qui prendendo una lunga rincorsa che arriva fino al cuore dell’estate, vuole - come già avrebbe voluto - un centrocampista. Un giocatore che sappia passare un pallone, ma soprattutto che abbia le doti per strapparlo agli avversari. O che abbia la fisicità per aiutare i difensori a liberare l’area dai cross. Sì,come al primo anno di Juric sapeva fare molto bene Pobega.

Un trequartista per il Toro

Si arriva al quinto e in questo momento ultimo innesto concordato dal croato con la società: il trequartista. Qui il giocatore è individuato da tempo, e la congiuntura già abbastanza favorevole in estate potrà essere ancora più funzionale alle mire granata a gennaio. Qualche mese fa Praet rivoleva il Toro, e il Toro con Juric in testa spingeva per riavere il belga: una situazione che non si è modificata di una virgola, ma alla quale si aggiunge lo scarso impiego dell’ex talento della Samp nel Leicester. Fino ad ora Praet ha disputato sette spezzoni di partita, in Premier League: in sole tre gare su sedici ha iniziato da titolare, venendo sostituito in tutte e tre le occasioni. Ben diversa, la stima che gli accordava Juric nel Toro, là dove ha sempre giocato, se non fermato dagli infortuni. E là dove vorrebbe tornare a occupare un armadietto al Filadelfia, nel mese di gennaio. Vagnati non ha mai smesso di confrontarsi con i dirigenti del Leicester, forte della volontà del giocatore e con il trascorrere del tempo pure allettato dall’inesorabile discesa del valore del cartellino. Il precedente diritto di riscatto, fissato nel 2021, era di 15 milioni di euro. Il club inglese vuole ora procedere con la cessione definitiva (tale sarebbe anche la formula dell’obbligo di riscatto), visto pure il contratto in scadenza nel 2024: una situazione favorevolissima al Toro, nelle condizioni di prendere Praet al proverbiale tozzo di pane.

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