TORINO - Anche quando è riuscito a riprendere sensibilmente quota agli occhi di Ivan Juric, le cose non sono andate per il verso giusto. A complicare la prima parte di stagione di Ola Aina, mai come in questa circostanza, è stata la sfortuna. Tremenda, a dire il vero. Perché, subito dopo il gol importantissimo realizzato a Udine, si è dovuto fermare per infortunio. Malasorte che col nigeriano non ha avuto scrupoli, considerando che in quella precisa fase del campionato era sicuramente uno dei giocatori più in forma del Toro. Senza ombra di dubbio il più pimpante delle corsie. Lavorando duramente e sfruttando le occasioni che gli ha concesso Juric, non certo un allenatore dispensatore di regali, è riuscito persino a soffiare il posto a Stephane Singo: missione non così semplice, visto che l'ivoriano è un patrimonio tecnico ed economico del club, considerata l'età e la parabola che può prendere la sua carriera. Ola Aina ci ha messo tantissimo impegno per scalare le gerarchie di Juric e tutto sommato quest'anno era partito benissimo. Sia in Coppa Italia, sia in campionato, quando Vojvoda era ancora ai box e Lazaro si stava inserendo nei meccanismi granati già minuziosamente rodati l'anno scorso. Ora il nigeriano, anche lui come gli italiani costretto a gustarsi il Mondiale dal divano di casa, sta fisicamente molto meglio. La lesione miotendinea del bicipite femorale sinistro, rimediata dopo la trasferta della Dacia Arena, si sta assorbendo.
Il ritorno di Ola Aina e il futuro
E così da lunedì Ola Aina dovrebbe già muovere i primi passi col gruppo, al Filadelfia, concludendo di fatto la fase riabilitativa. Tuttavia, a tenere banco in casa Toro, è la questione inerente al suo contratto, in scadenza a giugno. In questo momento il rinnovo continua a essere congelato: non si respira la volontà di entrambe le parti di proseguire un matrimonio con troppi bassi e rari picchi di entusiasmo. Troppa la discontinuità di Ola Aina, con Juric che ormai sa benissimo che cosa può chiedere a un giocatore mai completamente sbocciato nemmeno sotto la sua gestione. Normale, vista la situazione contrattuale, che Davide Vagnati sia a caccia di potenziali acquirenti già a gennaio. L'obiettivo del Toro è quello di provare ad incassare una somma, anche esigua, per la sua cessione. Perderlo a parametro zero, infatti, sarebbe una vera e propria beffa. Anche perché le pretendenti per il laterale nigeriano, che può giocare in entrambe le corsie, non mancano. Soprattutto in Premier League, campionato in cui tornerebbe di corsa. In estate aveva mostrato un timido interesse il Leeds, così come il Fulham. A Craven Cottage, poi, Ola Aina ha già fatto discretamente bene nella stagione 2020-2021, prima del ritorno al Toro agli ordini di Juric. Il Toro lavorerà per riuscire a trovargli una collocazione, oppure tenterà l'ultima spiaggia per il rinnovo. Così da poterlo tenere ancora agganciato al Filadelfia, dando continuità alle incoraggianti prestazioni offerte nel mese di ottobre. Tutto dipende dalla volontà del tecnico: se vuole investire ancora del tempo per portare Ola Aina ad un livello altamente competitivo, allora è possibile che il giocatore rimanga. Anche perché comunque, in caso di addio già a gennaio, Vagnati dovrà inseguire un sostituto. Senza dimenticare il passato e le occasioni low cost che non portano da nessuna parte: il caso Fares, quintessenza della sfortuna, ha insegnato molto al Toro.