Assalto a Nzola, Torino in pole

Vagnati ha iniziato da mesi a trattare l’attaccante: un anticipo sui tempi che potrà favorire i granata
Assalto a Nzola, Torino in pole© LaPresse

Alleato o avversario? La risposta tra qualche mese potrà cambiare, ma a stretto giro di posta M’Bala Nzola del Toro sarà un rivale, e anche molto pericoloso. Dietro al capocannoniere principe del campionato, Victor Osimhen del Napoli, c’è un gruppo di giocatori con 8 gol. Tra questi anche l’angolano con passaporto francese, tra gli altri in compagnia di un certo Lautaro, fresco Campione del Mondo con l’Argentina. Un passo indietro ci sono un paio di campioni e un attaccante da 157 reti in sei stagioni e mezza con la Lazio. Già, il fatto che Nzola abbia segnato più di Leao e Dzeko, nonché di Immobile, rende ancora più speciale il percorso dello spezzino. Il quale, con la squadra di Gotti, sta procedendo a una media molto vicina al gol ogni due partite. In 17 gare affrontate, cioè tutte quelle disputate in questa A dallo Spezia (Nzola ha sempre iniziato dal primo minuto ed è stato sostituito solamente nel penultimo turno contro l’Atalanta), ha infatti realizzato 8 reti. Salendo a -3 dal record personale di marcature stabilito nel suo primo torneo nella massima serie.

Dopo aver contribuito da protagonista alla promozione dei liguri dalla B nel 2020 - 6 gol in 17 gare di campionato e uno in 4 partite dei playoff vinti sul Frosinone - nel 2020-’21 Nzola si presenta nel massimo torneo nazionale entrando in 11 occasioni nel tabellino dei marcatori (25 presenze). Nella scorsa annata, complice un feeling mai scattato con il tecnico Thiago Motta - attuale allenatore del Bologna - la temporanea battuta d’arresto: appena 2 gol in 20 gare. Il resto è storia recente e riporta ben altri numeri. D’altronde che la stagione fosse quella perfetta per sbocciare definitivamente lo si era capito fin da subito: il 14 agosto lo Spezia esordisce in casa contro l’Empoli, vince 1-0 e per la rete decisiva dice grazie a Nzola. Prototipo di quel centravanti prolifico che al Toro sarebbe servito come il pane, in questo campionato. Tanto che Vagnati negli scorsi mesi lo ha trattato a più riprese, accarezzando anche l’idea di prenderlo a gennaio. Poi rimandando l’operazione all’estate, in un primo momento pensando di poterne rilevare il cartellino a parametro zero. Nel contratto firmato a suo tempo con la società ora nelle mani di Robert Platek, c’è però una clausola che consente allo Spezia di allungare di una stagione il contratto dell’attaccante. Detto, fatto: la nuova scadenza è fissata nel 2024. Il fatto che il cartellino del giocatore debba essere pagato - se l’intenzione di una società acquirente sarà di chiudere l’operazione la prossima estate - non ha escluso dalla corsa il Torino. Anzi. Proprio in vista della sessione di mercato che aprirà a fine 2022- ’23 i granata, in riferimento allo spezzino, partono un piede avanti rispetto alla concorrenza. Merito del lavoro impostato da tempo con l’entourage del giocatore e con lo Spezia, poi congelato per quanto spiegato, ma propedeutico a ripartire e confrontarsi da una posizione di vantaggio.

Tanta è la strada ancora da percorrere, per raggiungere l’obiettivo Nzola, ma la direzione è quella giusta. Molto dipenderà anche da come l’angolano si comporterà da qui a fine stagione. Una sua involuzione, in questo momento difficile a immaginarsi, potrebbe far tornare indietro Vagnati dalla corsa a Nzola, all’opposto un girone di ritorno attraversato segnando a raffica potrebbe attirare sul centravanti le attenzioni di club più blasonati di quello granata. E quindi in grado di offrire, sia per il cartellino che per lo stipendio, più di quanto non possa mettere sul piatto il Toro L’orientamento del dt in ottica futura dipenderà anche da come Nzola si comporterà domani alle 15 all’Olimpico Grande Torino. Interessante, l’esame che lo attende di fronte a uno tra i migliori difensori del lotto, quel Perr Schuurs per il quale tra qualche mese saranno in molti a muoversi, sul mercato (detto che qualche sondaggio, tra le altre dall’Inter, per l’olandese è già scattato). Avversario fortissimo, l’ex dell’Ajax, ma che Nzola affronterà con la determinazione di chi ha già perso qualche treno. Per un giocatore tagliato per segnare 15 gol a stagione, i 26 anni di età trascorsi andando in una sola occasione in doppia cifra in A sono tanti. Le 11 reti al primo anno in Italia - in C con la maglia della Virtus Francavilla nel 2016-’17 - non sono state seguite da una immediata, positiva conferma. Nell’annata successiva, in B a Carpi, Nzola rimase a secco (nessun gol in 14 partite), salvo poi vivere un anno e mezzo a corrente alternata nel Trapani. Nel gennaio del ‘20 l’approdo nello Spezia, e finalmente l’avvio di un tragitto che ora sta trovando l’approdo ideale: vicebomber di A e giocatore conseguentemente molto ambito, questa la bella realtà di un calciatore di recente protagonista anche in Nazionale (5 presenze e 2 reti dal 25 marzo 2021 in avanti).

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