E' morto Calleri, ex presidente di Torino e Lazio

E' mancato a Roma all'età di 81 anni per problemi cardio-polmonari. Negli Anni 80 l'operazione Lazio prima di Cragnotti, poi a metà 90 salvò il Toro dal fallimento: in granata luci e ombre, derby vinti e polemiche
E' morto Calleri, ex presidente di Torino e Lazio

TORINO - Per problemi cardio-polmonari è mancato a Roma a 81 anni Gian Marco Calleri, imprenditore, dirigente sportivo, ex calciatore, presidente del Torino e della Lazio, originario di Busalla in provincia di Genova. Dopo aver fondato con il fratello maggiore Giorgio l'istituto di vigilanza Mondialpol (ottenendo un grande successo imprenditoriale), Calleri rilevò la Lazio nel 1986, con l’obiettivo di risanarla e rilanciarla. La squadra biancoceleste nel 1986-87 conquistò una eccezionale salvezza in B nonostante 9 punti di penalizzazione, poi tornò nella massima serie. Calleri a Roma acquistò giocatori di primo piano come Ruben Sosa, Riedle, Doll e Gascoigne, diede impulso al futuro del club anche comprando i terreni successivamente utilizzati dal club per la costruzione del nuovo centro sportivo di Formello. Nel 1992 la cessione a Cragnotti. Nel 1994 l’acquisto del Torino, salvato dalla morte, dalla sparizione, rivelato sull’orlo del fallimento in tribunale: non va mai dimenticato, anche se tra i tifosi del Toro il ricordo di Calleri è ancor oggi contrastato, oggetto anche di critiche. E’ anche merito di Calleri, però, se oggi il Torino è ancora in vita. La stagione più bella si concluse l’anno successivo, con l’11° posto finale e la vittoria di entrambi i derby (ancora adesso al suo periodo risale l’ultima vittoria del Torino “a casa” della Juve). A suo merito vanno ascritti gli arrivi di un campione come Abedì Pelé e di altri giocatori talentuosi come Rizzitelli e Angloma. Dopo la retrocessione in B, nel marzo del 1997 vendette il club a Vidulich. Al suo periodo granata, oggettivamente contraddittorio, vissuto tra luci e ombre, va ascritta anche la definitiva chiusura del Filadelfia (che però già da anni era fatiscente; era gestito dalla Fondazione di Diego Novelli e utilizzato dal Torino per gli allenamenti). Sollevarono polemiche, a posteriori, anche la cessione del giovane Christian Vieri al Venezia, motivata da Calleri per esigenze economiche legate ai bilanci da risanare radicalmente. Successivamente, per Calleri, la gestione del Bellinzona in Svizzera, dal 1998 al 2001. I funerali si svolgeranno in forma privata, per scelta dello stesso Gian Marco. Al figlio Riccardo e alla sua famiglia le condoglianze di Tuttosport.

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