Buongiorno, il Torino ha deciso: rinnovo! Il futuro sarà suo

Da qualche tempo sono decollate le trattative tra l’agente e Vagnati: si ragiona su un ingaggio più alto

TORINO - Buonanotte: Buongiorno può dormire sonni tranquilli. In campo no, ci mancherebbe. E, per come lo conosciamo, la prova non esattamente monumentale sfornata contro la Roma gli starà rodendo ancora, a distanza da 4 giorni: ma il riscatto è sempre potenzialmente dietro l’angolo, ne riparleremo dopo la sfida con la Salernitana di domenica pomeriggio. I sonni tranquilli, per Buongiorno, non possono trovare spazio al Filadelfia durante gli allenamenti o in partita, però a tavolino sì, eccome. Anche perché le patate bollenti di questi tempi spettano più al suo agente, Giuseppe Riso, che a lui. Ovvero trovare quella quadra economica necessaria per addivenire a un accordo relativamente al prolungamento contrattuale di Alessandro. Le trattative per il suo rinnovo sono finalmente decollate: e a oggi appaiono proiettate verso una felice conclusione, persino non troppo lontana nel tempo.

Le trattative tra Buongiorno e il Torino

Gli incontri con il dt granata, Davide Vagnati, si sono già susseguiti. E uno in particolare, andato in scena nella scorsa settimana, può essere individuato come un passaggio chiave. Il rapporto di fiducia tra le parti si sposa con una volontà comune. Ormai da parecchi anni Riso, che tra l’altro cura anche gli interessi di Ivan Juric, è uno dei procuratori più ascoltati da Urbano Cairo. Alessandro Buongiorno è poi perfettamente consapevole che, per la sua crescita, l’opzione granata sia indubbiamente la migliore. Lungimiranza e sentimenti si mescolano nella vita del difensore sia se la coniughiamo al passato sia se gettiamo lo sguardo oltre il calendario di quest’anno. I vertici del club granata gli hanno ribadito di considerarlo uno dei pilastri del futuro, persino al di là del suo impiego da titolare fisso nel cuore della difesa. Attorno alla figura di Buongiorno è disegnata un’investitura, che lo porterà anche a diventare il capitano del futuro del Torino, da vice che oggi è dietro a Ricardo Rodriguez, destinato con ogni probabilità a salutare la maglia granata, in estate.

Buongiorno cuore Toro

Alessandro, cresciuto nel vivaio granata fin da bambino, è arrivato a 23 anni a rappresentare il club della sua vita attraverso un percorso ascendente che nelle scorse settimane l’ha portato anche a festeggiare la prima convocazione ufficiale di Roberto Mancini, dopo i gradini scalati dall’Under 18 azzurra in su e lo stage con la nazionale maggiore del dicembre ‘22. In questa stagione Buongiorno ha raggiunto l’apice della sua carriera in granata: 21 partite da titolare in campionato, più 4 gettoni da subentrato. E mancano ancora 9 giornate. Mai era stato impiegato con tale continuità, all’insegna di una rendimento quasi sempre all’altezza. I progressi visti con Ivan Juric sono sotto gli occhi di tutti. E, simbolicamente, la chiamata di Mancini li ha cristallizzati come un esame universitario superato. Senza neanche dover evocare quegli altri, di esami: con tanto di laurea in Economia aziendale, conseguita a febbraio. Il contratto attuale di Buongiorno scadrà nel 2025. Fuori dai cardini è il suo ingaggio di oggi, in considerazione dell’esplosione del difensore, delle sue potenzialità (nella retroguardia a 3 può agire sia da centrale sia come braccetto di sinistra), dell’età (24 anni a giugno) e del valore di mercato. Il Torino gli stato proponendo un ingaggio raddoppiato, circa 600 mila euro netti compresi i bonus, mentre il ragazzo e il suo procuratore puntano ovviamente a ottenere cifre più alte.

Le cifre del rinnovo

Sotto il milione netto a stagione più premi si potrà trovare il compromesso vincente, come da nuovi dettami cairoti per abbassare il monte ingaggi, nell’ottica di un prolungamento almeno sino al 2027, più opzione a favore del Torino per un’ulteriore anno. In alternativa, con il deposito del nuovo legame dopo il primo luglio, la nuova scadenza potrebbe diventare direttamente il 2028. Ma anche l’attuale balletto sulle scadenze è condizionato dall’entità del nuovo stipendio e degli aumenti annuali progressivi, da definirsi nei dettagli (l’unico vero nodo ancora da sciogliere). Che Buongiorno, tifoso del Toro, nato nel Toro e capitano del domani, sia felice di prolungare è un sentimento acclarato. E che Cairo e Vagnati stiano lavorando in questa direzione è altrettanto certificato, adesso.

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