Dovbyk torna sul mercato: Torino al summit del gol

Vagnati non ha mai smesso di seguirlo e ora i granata avranno posto per due extracomunitari
Dovbyk torna sul mercato: Torino al summit del gol© EPA

Artem Dovbyk torna sul mercato. E, in particolare, il Torino torna a pensare a lui. In realtà i contatti con l’entourage del centravanti della nazionale ucraina non si sono mai interrotti durante questa stagione sportiva: il bomber del Dnipro è da almeno 18 mesi un pallino di Vagnati. Già nella scorsa estate, si ricorderà, il dt granata aveva portato avanti una trattativa con il club ucraino, pochi mesi dopo lo scoppio della guerra. Le alte richieste del Dnipro e il fatto che Juric volesse puntare solo sul tandem Sanabria-Pellegri, tanto più dopo l’acquisto dell’attaccante italiano nel luglio del ‘22 per 5 milioni, portarono Vagnati ad allentare man mano la presa. Poi, ad agosto, la decisione del dt di puntare con decisione sul giovane centrocampista turco Ilkhan, preso per 4.5 milioni, con l’obiettivo di lanciarlo alle spalle della coppia formata all’epoca da Lukic e Ricci. Un investimento che però non ha dato frutti, visto che il giovanissimo mediano (ha appena compiuto 19 anni: lo scorso primo giugno) non ha poi quasi mai trovato spazio in partita con Juric. Purtroppo per lui, una situazione vissuta anche dopo gennaio (quando fu prestato alla Samp) anche per colpa di un infortunio e di uno stop non breve (190 minuti in tutto giocati in Serie A, sommando le comparsate nel Toro e con i blucerchiati). L’ingaggio del turco a inizio agosto, comunque, andò a colmare l’ultimo posto libero per un extracomunitario, dopo che a inizio mercato il Torino aveva preso dal Marsiglia il serbo Radonjic.

Dovbyk da tempo obiettivo del Toro

In ogni caso, Dovbyk non è mai uscito dai radar di Vagnati: prova ne siano i contatti mantenuti durante l’anno, di cui si scrisse anche ripetutamente tra l’autunno e la fi ne dell’inverno. Sondaggi costanti, per mantenere lubrificato il canale con il centravanti. Che intanto, in un Paese dilaniato dalla tragedia della guerra, ha continuato a segnare con eccezionale continuità. Dal primo luglio, il Torino avrà di nuovo posti liberi per ingaggiare extracomunitari. Di qui anche il nuovo blitz della scorsa settimana di Vagnati in Argentina, tra partite viste e una serie di incontri con agenti e dirigenti sudamericani. Nell’attesa, il dt ha nuovamente preso informazioni sulla situazione contrattuale di Dovbyk. Il ragazzo è reduce da un’annata di nuovo estremamente prolifica (24 reti e 6 assist nel campionato ucraino in 30 incontri, con allegato il titolo di capocannoniere; in aggiunta, 5 reti e 2 assist gol in 7 presenze in Conference, dopo la disputa dei preliminari di Europa League). Dovbyk è anche una delle stelle della nazionale ucraina (6 gol in 15 presenze, per il bomber 25enne: un centravanti di un metro e 89, forte fisicamente, brillante sottoporta non solo nel gioco aereo, dotato di buona tecnica e capace di fare a sportellate anche con difensori esperti e molto strutturati fisicamente).

Su Dovbyk non solo il Torino

La sua continuità in termini di prolificità ne fanno un profilo molto interessante, non a caso seguito in Italia anche da Udinese, Salernitana, Bologna. Sta per rinnovare il contratto con il Dnipro, in scadenza il 31 dicembre di quest’anno. Si parla di un prolungamento di 3, 4 anni, con aumento dello stipendio appena sopra al milione di euro. Un’operazione volta a mettere in protezione il capitale del Dnipro, che, pur di ottenere il sì del centravanti, ha steso con lui un patto alla...Bremer. Un prolungamento strategico, insomma, volto a garantire a Dovbyk la possibilità di liberarsi di fronte a offerte non inferiori ai 13 milioni. Nel rapporto qualità/prezzo, si tratta chiaramente di un’ottima opportunità di mercato: in ballo c’è un bomber di respiro internazionale già avviato verso la maturità piena, con uno spiccato fiuto per il gol. Quanto sarebbe servito come il pane già nella stagione appena terminata. Perché se è vero che Sanabria ha fatto le uova come mai in carriera in Italia (12 gol), gli stop ripetuti occorsi a Pellegri hanno inibito la rinascita dell’attaccante italiano. Il Torino ha chiuso con il 14° attacco del campionato: un limite evidentemente da superare nella prossima stagione, se davvero si intende alzare l’asticella della competitività, come ripete Juric.

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