Sallusti, giù le mani dal Grande Torino!

Grandi polemiche per l'editoriale infelice del direttore di Libero, che per difendere il lutto nazionale per Berlusconi ha tirato in ballo Superga e calpestato la verità storica
Sallusti, giù le mani dal Grande Torino!© ANSA

TORINO. Da due giorni divampano grandi proteste e reazioni scandalizzate contro il direttore del quotidiano Libero, Alessandro Sallusti, per quanto scritto in un editoriale sul giornale di ieri, mercoledì 14 giugno: proteste e dure reazioni innanzi tutto dei tifosi del Torino, ma non solo (anche cittadini, appassionati di calcio o meno), tra chat, forum, social, email e lettere aperte.

QUESTI COMUNISTI! -Mi riferisco alla polemica - ha scritto Sallusti -  (…) sulla proclamazione di una giornata di lutto nazionale in coincidenza con i funerali di Silvio Berlusconi (…) «Berlusconi era divisivo», strepitano questi «soliti comunisti», come li chiamava il Cavaliere”.

LA PARTE INCRIMINATA - Poi la parte… incriminata, in cui il direttore di Libero ha assurdamente rievocato i funerali del Grande Torino nel 1949: “Basterebbe usare la logica: non può esistere un lutto nazionale trasversale all’intera comunità, neppure per un Papa perché ci sarà sempre qualcuno che non si è riconosciuto nel suo operato, e non è stato così neppure quando fu proclamato per la morte di due ex presidenti della Repubblica, Giovanni Leone e Carlo Azeglio Ciampi, entrambi politici di parte. E volendo andare all’estremo, non si sarebbe dovuto proclamare il lutto nazionale per la tragedia di Superga nella quale perì il Grande Torino perché nulla, neppure la politica, è più divisiva del calcio”.

CHE ASSURDITA' - Ci permettiamo di ricordare a Sallusti che i funerali e il lutto nazionale per il Grande Torino non solo non furono assolutamente divisivi, ma portarono fiumi di persone in piazza innanzi tutto nelle città italiane più importanti (solo a Torino oltre mezzo milione di cittadini) proprio perché gli italiani riconoscevano in quella squadra un fiore del nostro Paese, rinato libero, democratico e repubblicano. A maggior ragione la tragedia suscitò in tutta Italia sentimenti di commozione, partecipazione e dolore senza pari. Una brutta e ingiustificabile caduta di stile, quella di Sallusti, nonché storicamente sbagliata, sbagliatissima.      

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