Torino, Rodriguez verso l'addio: il milione della discordia

Il terzino in scadenza nel 2024 chiede un aumento per prolungare, invece la società vorrebbe ridurgli lo stipendio

TORINO - Il capitano potrebbe lasciare il Toro. Senza veleni, con serenità, in accordo tra le parti. Ricardo Rodriguez, 30 anni, capitano dei granata e della nazionale svizzera che ci ha escluso dai Mondiali in Qatar, ha il contratto in scadenza con il club granata nel giugno del 2024. C’è ancora un anno di rapporto, ma il Toro e il suo entourage hanno parlato a lungo e sono arrivati a una sorta di accordo informale. Il terzino, che compirà 31 anni il 25 agosto, vuole firmare un ultimo contratto importante, sotto l’aspetto dello stipendio. Attualmente in granata percepisce un ingaggio di circa 1,7 milioni che il patron Cairo fatica a riconoscergli per il futuro, in caso di rinnovo. Il giocatore per prolungare in granata vorrebbe arrivare a 2 milioni netti, cifra fuori portata nel nuovo corso del club granata, che vorrebbe ridurre ancora il monte ingaggi per alcuni giocatori. Per allungare il legame gli hanno proposto poco più di un milione netto a stagione, cifra che ovviamente è ben lontana dalle pretese e dalle speranze dello svizzero. Lui nel Toro e a Torino si trova bene, ha legato con l’ambiente, in campo è sempre stato un punto di riferimento per tutti, non ha mai creato problemi. Anzi, spesso li ha risolti dando l’esempio.

Juric e l'elogio al capitano Ricardo Rodriguez

Juric, per la cronaca, poco prima che la stagione arrivasse alla conclusione lo aveva pubblicamente elogiato per il suo impegno e la sua serietà. Anche in allenamento: "Rodriguez, finito il lavoro sul campo, passa altre ore assieme al fisioterapista per mantenere alta la condizione. E tutti dovrebbero fare come lui, è un professionista esemplare sotto tutti i punti di vista". Un plauso che arriva dal profondo del cuore, perché il giocatore si è fatto voler bene da tutti e ha compreso le esigenze del club. Come quando, da capitano, ha lasciato a Buongiorno il compito di leggere i nomi dei Caduti di Superga durante la commemorazione del Grande Torino, lo scorso 4 maggio. Un gesto apprezzato, affettuoso verso il compagno più giovane, nato a pane e Torino, che è il suo vice. Un primo passaggio di consegne della fascia da capitano. Tenendo conto di tutto ciò, i dirigenti granata hanno autorizzato i suoi agenti a trovargli una squadra che soddisfi le sue esigenze tecniche, ma soprattutto economiche. Ovviamente, però, il Torino aspetta l’offerta giusta per il cartellino: che qualche milione vale di sicuro, visto il valore e l’esperienza dello svizzero. Rodriguez ha apprezzato. Poi, se non dovesse arrivare la proposta adeguata sia per lui sia per il Torino, rimarrebbe in granata fino alla scadenza di contratto. Non c’è nessuna fretta, ma massima disponibilità da parte di tutti.

Ricardo Rodriguez, un esempio per i tifosi granata

Nei giorni scorsi Rodriguez ha lavorato nel Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero-Contra in Svizzera per preparare con la sua nazionale due sfide delle qualificazioni europee: stasera, alle 20.45, ad Andorra, mentre lunedì, a Lucerna contro la Romania, la sfida sarà ben più difficile e importante. Anche nella sua nazionale è capitano e punto di riferimento: un giocatore ritenuto importante, che non tradisce le attese. In questi giorni il terzino è concentrato sull’Europa e sono i suoi agenti ad allacciare eventuali contatti. Dopodiché si vedrà e si deciderà la soluzione migliore sia per lui sia per il Torino: inutile dire, per concludere il discorso, che i tifosi granata sono legati a Rodriguez, in queste stagioni hanno imparato ad apprezzarlo, riconoscono nelle sue prestazioni il temperamento giusto, un giocatore che in campo dà sempre tutto.

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