Toro, prove di sudamerica: la doppia offerta per Mantilla e Pierotti

Tentativo per il difensore dell’Independiente Santa Fe di Bogotà: Vagnati lo aveva seguito al Mondiale U20. Trattativa anche con il Colón
Toro, prove di sudamerica: la doppia offerta per Mantilla e Pierotti© EPA

TORINO - Calma e gesso, perché basta un attimo per confondersi e andare fuori strada. Uno è colombiano mentre l’altro è argentino, ma sta per diventare comunitario, dal momento che ha avi italiani. Il primo è un difensore centrale, il secondo un jolly offensivo, un’ala destra impiegabile anche da trequartista. Il problema, diciamo così, è che giocano entrambi in un Santa Fe. Il difensore colombiano si chiama Kevin Mantilla, ha 20 anni e indossa la maglia dell’Independiente Santa Fe di Bogotà. L’ala, Santiago Pierotti, ha invece 22 anni ed è del Colón, società della città argentina di Santa Fe. Tenere a mente, por favor.

Pierotti, il mandato di Vagnati per l'offerta

Andiamo avanti. Pierotti era già venuto in Italia a gennaio, per cominciare ad avviare le pratiche al fine di ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana. Ha ripetuto il viaggio di recente per completare la documentazione, assistito da uno dei suoi agenti. Adesso è di nuovo tornato in Argentina, convinto di aver finalmente espletato tutte le pratiche e di poter finalmente mettersi sul mercato europeo da comunitario. Un gran vantaggio, ovviamente, perché chi potrà ingaggiarlo non dovrà utilizzare uno degli slot liberi per gli extracomunitari. Con in mano il doppio passaporto, diventa automaticamente un profilo, un prospetto doppiamente interessante, al di là delle sue qualità tecniche. Si scriveva di lui già una quindicina di giorni fa, quando in Argentina le fughe di notizie sull’interessamento del Torino erano diventate di pubblico dominio. Ora, però, si sta assistendo a un salto di qualità nella questione. Vagnati ha infatti dato mandato agli intermediari che seguono Pierotti di presentare al Colón un’offerta di circa 3 milioni e mezzo di euro.

Pierotti, la trasformazione e il ruolo

Nato come centrocampista centrale, classico numero 8 impiegato in un reparto a 4, Pierotti ha cambiato ruolo con l’arrivo del Pipe Gorosito sulla panchina del Colón. Una trasformazione: ha cominciato a frequentare con continuità altre zone del campo, il tecnico lo ha spostato su zolle più offensive e il ragazzo ha compiuto man mano progressi ulteriori, diventando uno dei giovani più interessanti del campionato argentino, nel ruolo. Esterno alto destro, trequartista. Col tempo è diventato un uomo assist, rapido, molto dinamico, bravo nell’uno contro uno (e la statura lo aiuta nella potente progressione sullo scatto lungo e nel gioco aereo: è alto un metro e 89). Di qui l’interesse sollevato in crescendo, con più di uno scout in azione. Tra costoro, di varie nazionalità, anche un collaboratore di Vagnati. Tanto che lo stesso dt (durante il suo viaggio in Argentina compiuto tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, poco prima che il Toro disputasse l’ultima partita di campionato contro l’Inter) aveva aperto lui stesso un dialogo con i vertici del Colón di Santa Fe, per comprendere la reale proprietà del cartellino del 22enne jolly offensivo, tra clausole rescissorie e percentuali in mano a più agenti, un classico in Sud America. Adesso, dopo il nuovo viaggio in Italia di Pierotti, la nuova accelerata e la presentazione di una prima offerta, depositata attraverso gli uffici degli agenti del giovane italo-argentino. Dimenticavamo: in questa stagione in campionato è stato titolare 18 volte su 19 presenze e ha segnato 2 gol.

Mantilla, titolare in Colombia e la sfida contro l'Italia

E Kevin Mantilla, invece?  Mantilla è un difensore colombiano, extracomunitario, e sempre Vagnati lo aveva visto dal vivo durante quel viaggio in Argentina in occasione delle prime fasi del Campionato mondiale Under 20, disputato per l’appunto nel Paese sudamericano. Il centrale aveva giocato a inizio giugno anche contro l’Italia, ai quarti di finale (3 a 1 per gli azzurri, per la cronaca). Titolare nel massimo campionato colombiano, con la nazionale under 20 ha già messo assieme 23 presenze e segnato una rete (l’esordio nel maggio del ‘22, pochi giorni dopo il 19° compleanno). Alto un metro e 85, dotato di buona tecnica, piede destro naturale, Mantilla mescola ferocia nella marcatura, senso tattico e fiuto nel gioco aereo quando si sposta nelle aree avversarie, sui calci d’angolo a favore. Buoni i giudizi dell’osservatore che lo aveva seguito nei mesi scorsi per conto del Torino, fin da gennaio/febbraio. Positiva anche la valutazione dello stesso Vagnati, quando ha potuto vederlo dal vivo durante la prima parte del Mondiale Under 20. Di qui la presentazione di un’offerta anche per lui, ora in mano al presidente dell’Independiente Santa Fe di Bogotà. Sono entrambi due giovani dalle belle potenzialità, insomma. Che, nei piani granata, potrebbero rappresentare scommesse logiche a prezzi bassi per il mercato italiano, con un inserimento graduale all’ombra dei titolari. Si vedrà se sono rose che fioriranno.

 

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