TORINO - La notizia sottolinea, inequivocabile, il desiderio del Toro di accelerare la doppia trattativa con il Verona che coinvolge Doig e Tameze, con Verdi che rimane un serio candidato a compiere il percorso opposto facendo ritorno in Veneto. Cheikh Fall - agente che nel 2020 si è occupato del passaggio del mediano dall’Atalanta al club di Setti e stretto collaboratore di Pascal, il fratello di Tameze che cura gli interessi del centrocampista gialloblù - sbarca oggi in Italia per imprimere la svolta decisiva all’affare. Juric lo riabbraccerebbe volentieri, essendo colui che lo ha lanciato nell’ultima stagione sulla panchina del Verona (la precedente al suo passaggio in granata). L’entourage del franco-camerunese ha in calendario un appuntamento con il club veneto, dopo che nei giorni scorsi i fili della trattativa erano stati tessuti da Vagnati e Sogliano sia via telefono che attraverso incontri a quattr’occhi. Se non ci saranno intoppi, gli agenti di Tameze, dopo il summit col Verona, potranno dedicarsi all’accordo con Vagnati per arrivare alle agognate firme sui contratti.
Juric, Tameze come alternativa di Ricci e Ilic
L’operazione procede spedita, visto pure il totale gradimento dello stesso Juric ad avere il mediano quale prima alternativa alla coppia di centrocampisti composta da Ricci e Ilic. Certo, sempre che per l’ex dell’Empoli non arrivi sul tavolo di Cairo l’offerta ritenuta dal presidente irrinunciabile: 25 milioni di euro. La Lazio, arrivata a 18 più di 2 di bonus, è per ora stata bloccata. Allo stato dell’arte, quindi senza la cessione eccellente che la dirigenza granata è chiamata a evitare (visto che già i pezzi pregiati Singo e soprattutto Schuurs sono sul mercato), Juric potrebbe così contare su un reparto con Ricci e Ilic titolari e completato dalle alternative Tameze e Linetty (del polacco si scrive nell’altro articolo di questa pagina). Bene intanto ricordare che il gialloblù - mediano con spiccate qualità da incontrista, ma dotato anche di una buona visione di gioco e di una tecnica non straordinaria ma più che sufficiente per indossare pure panni da regista - ha su di sé una clausola rescissoria da 3,5 milioni. Una cifra assimilabile a quella che il Verona dovrebbe corrispondere al Torino per acquistare il cartellino di Verdi. Entrambi sono in scadenza di contratto con i rispettivi club nel 2024, quindi è reciproco interesse delle due società arrivare a una duplice chiusura dell’affare.