Toro, trattativa con il Verona: Doig-Vojvoda senza Verdi

Il kosovaro è la carta per sbloccare l'arrivo dell'esterno sinistro scozzese. Il trequartista esce dall'operazione, Warming scaricato in Norvegia
Toro, trattativa con il Verona: Doig-Vojvoda senza Verdi© ag. LaPresse

TORINO - Ieri nel ritiro del Verona si è dedicato un po’ alla palestra, dopodiché lo si è visto camminare sulla pista di atletica in ciabatte. Josh Doig, almeno in campo, non ha quindi preso parte all’allenamento diretto dal neo tecnico gialloblù Baroni: un indizio del fatto che lo scozzese sia molto probabilmente in partenza.

Con direzione Torino, per poi salire a Pinzolo là dove i granata si stanno allenando con Juric (il quale come si legge in apertura di pagina oggi riceverà Tameze, già avuto dal tecnico nella sua ultima stagione in gialloblù). Il croato ci conta, e Vagnati si sta adoperando in ogni modo per chiudere l’operazione, prendendo a spallate Lazio e Sassuolo che negli ultimi giorni hanno provato a inserirsi nella trattativa. Che procede spedita, ma che ancora non è definita visto il confronto aperto tra il dt granata e Sogliano, uomo mercato dei veneti. Che dal Toro non riceverà più Verdi, e che invece sta ragionando con attenzione sul fronte Vojvoda. Pari ruolo dello scozzese, e giocatore che in granata ha dimostrato di poter agire sia sulla destra che sulla sinistra. Idem dicasi per Doig, il quale predilige partire da sinistra, ma che non ha problemi ad occupare pure l’altra corsia. I confronti proseguono serrati, visto pure che i due dirigenti, nelle ultime ore, hanno dovuto limare gli ultimi dettagli sul fronte Tameze.

Torino, stop sul fronte Verdi

Questo mentre si è appunto avuto uno stop sul fronte Verdi, il quale ha ancora un anno di contratto con i granata con uno stipendio altissimo: 2 milioni, che diventano 4 se si conteggia la cifra lorda. Per questo suonano come una speranza, per adesso vana, le parole di Longo, tecnico di una salvezza che il Torino aveva conquistato con Verdi in rosa (nel 2020) e ora al Como. «Ho allenato Simone nel Torino e lo schieravo alle spalle di Zaza e Belotti. Lo stimo, è un giocatore che ci consentirebbe di alzare il livello della squadra - ha spiegato il torinese - ma di sicuro non è un’operazione semplice da portare a compimento». Non risulta essere così in riferimento a quella che ormai è una telenovela, cioè l’atteso passaggio di Doig alla corte di Juric. Il Verona avrebbe voluto 8 milioni, il Toro ne ha messi sul piatto 6, prima che la carta Vojvoda rimescolasse il mazzo. Una cosa è indubbia: Vagnati vuole pescare il jolly, dopo Tameze chiudendo anche per Doig. Intanto Warming ha lasciato Pinzolo: va ai norvegesi del Brann.

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