TORINO - Juric vuole Mazzocchi, per la fascia sinistra. E non deve indurre in errore il fatto che il 28enne stantuffo della Salernitana, in carriera, possa aver disputato un numero più ampio di partite sulla corsia di destra. Parimenti, non deve essere mal interpretato anche l’ingaggio, già da tempo andato a regime, dell’esterno destro difensivo Bellanova: il suo arrivo non ha affatto condizionato negativamente l’interesse del Torino per Mazzocchi.
Mazzocchi è un esterno di spinta di qualità, abile nella doppia fase: sa affondare in velocità e in dribbling e servire una dovizia di palloni in mezzo all’area con cross precisi e liftati con entrambi i piedi. Il suo eclettismo tattico è acclarato: il terzino, sotto contratto a Salerno sino al 2026, sa gestirsi agevolmente su entrambe le corsie e Juric, come ben si sa, ama utilizzare i giocatori di fascia con il cosiddetto piede invertito. Ivan, si ricorderà, voleva Mazzocchi già nella scorsa stagione, dodici mesi or sono. Troppo alte si rivelarono però le richieste del club campano, che nel pieno delle trattative estive riuscì anche a blindare meglio il ragazzo con un prolungamento contrattuale ad hoc. Poi, dopo l’infortunio al ginocchio a novembre durante un allenamento con la nazionale (con operazione di ricostruzione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro), si tornò a parlare dell’interesse di Vagnati per Mazzocchi a gennaio, nonostante l’esterno fosse ancora lontano dal rientro in campo.
Torino, rallenta la pista Doig
Il dt, consapevole come Juric delle qualità del terzino di spinta, provò a riaprire la trattativa per acquistarlo subito, pur indisponibile, nella speranza di abbattere la spesa. Ma anche in quel caso la Salernitana oppose resistenza. Mazzocchi, tornato poi in campo prima del previsto a fine febbraio, continua anche oggi a stagliarsi in prima fila tra gli obiettivi granata per la fascia sinistra: come Bellanova, è pure lui un produttore seriale di pericoli per le difese avversarie. E anche Bellanova, pur più giovane, ha già dimostrato di poter agire agevolmente su entrambe le corsie. Il fatto poi che il Torino da tempo abbia rallentato la presa sul veronese Doig è un’ulteriore riprova delle scelte a monte del tecnico croato. Vagnati era arrivato ad avere il terzino scozzese in mano, ma al dunque ha cominciato a temporeggiare, per assecondare Juric.