Buongiorno, Schuurs, Ricci: il Torino e la forza di rispondere no

Il difensore italiano ha rifiutato l'Atalanta, la società granata ha respinto tutte le offerte per il centrale olandese e il centrocampista: il futuro riparte da qui

Niente colpo last minute, come era avvenuto un anno fa quando arrivò Yann Karamoh proprio a pochi minuti dalla fine. Non ce n’era bisogno: la sessione di mercato del Torino si è conclusa con l’arrivo di Duvan Zapata e, cosa altrettanto importante, senza la partenza di nessun big. E non era affatto scontato che andasse in questo modo. È rimasto Samuele Ricci, è rimasto Perr Schuurs, ma soprattutto è rimasto Alessandro Buongiorno, colui che è stato più vicino alla partenza.

Torino-Buongiorno, la storia

La storia è nota: era tutto fatto per il suo passaggio all’Atalanta, però alla fine il difensore ha detto no ai nerazzurri e ha scelto di rimanere: per una volta ha vinto il cuore sul denaro. «Si sente ed è il simbolo, oltre che capitano, del Torino. Quando Alessandro e il presidente Cairo si sono guardati negli occhi non sono riusciti a lasciarsi, Ale non voleva andare via», ha spiegato ai microfoni di Sky l’agente del difensore, Beppe Riso, quando ormai il mercato era terminato. Nel ripercorrere le montagne russe di emozioni che, negli ultimi giorni, ha vissuto il numero 4 granata, il procuratore ha evidenziato il forte legame che lega il suo difensore alla maglia granata: «In questo momento Alessandro vuole continuare con il Toro. Non so se sarà amore per sempre, ma sicuramente per quest’anno lui vuole aiutare la squadra. Si sente parte della società, dei tifosi. In nessun caso e per nessun’altra squadra avrebbe lasciato il Torino, nemmeno per una big. Io ragiono in base alla felicità dei miei assistiti: in questo caso Alessandro mi ha detto che si sentiva di restare al Torino e quindi è stato giusto ascoltare il cuore».

Certo, se in futuro dovessero arriva- re altre offerte per Buongiorno, Riso non le rimanderà al mittente ma ascolterà con attenzione: «Io gli consiglierei di andare in Premier League qualora dovesse cercarlo un club inglese, tuttavia ora rimarrà in granata. A giugno eventualmente ragioneremo», ha concluso. Ci sarà tempo, però, per pensare a quel che accadrà il prossimo anno, senza dimenticare che la parola finale spetta sempre a Buongiorno. Tornando al presente, nella giornata di chiusura della sessione estiva di mercato da segnalare che al Torino sono arrivate anche richieste di informazioni per Antonio Sanabria e Pietro Pellegri: al paraguaiano ha pensato in mattinata il Milan, il Genoa invece proprio nelle ultime ore ha fatto un tentativo per l’italiano. Le trattative non sono però neanche cominciate: da parte della società granata c’è stata un’immediata chiusura alla possibilità di cedere una delle due punte. È così che le uniche partenze registrate sono state quelle di due Primavera: l’attaccante Herbert Ansah all’Empoli e il terzino Ali Dembelé al Venezia, entrambi con la formula del prestito.

Il Torino ha quindi chiuso la sessione di mercato con sei volti nuovi, a cui vanno aggiunti i ritorni di Nikola Vlasic e Valentino Lazaro, entrambi arrivati a titolo definitivo dopo i prestiti della scorsa stagione. Mihai Popa ha preso il posto di Etrit Berisha, Saba Sazonov quello di Andreaw Gravillon, Raoul Bellanova e Brandon Soppy hanno sostituito Wilfried Singo e Ola Aina, Adrien Tameze ha preso il posto Michel Adopo. Non è arrivato un trequartista in sostituzione di Aleksey Miranchuk (anche perché Dennis Praet ha subito un infortunio che lo terra ai box per un periodo che va dai due ai tre mesi), ma si è deciso di puntare su un attaccante di peso in più come è appunto Zapata.

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