TORINO - Sì, è’ un Toro intasato. Davide Vagnati, infatti, si trova con tantissimi giocatori in esubero e altri che non rientrano nei piani futuri ma che potrebbero anche restare se non riuscirà a trovargli una collocazione che porti euro nelle casse del club: elementi in vendita e non in svendita, dunque. E poi la madre di tutte le trattative: Alessandro Buongiorno. Il forte difensore non ha giocato neppure un minuto agli europei e per questo motivo la sua valutazione, pur rimanendo alta (ci mancherebbe) è leggermente calata rispetto a quello che sperava Cairo prima che il giocatore partisse per la Germania.
Sanabria, Pellegri e Ilic
Cominciamo da chi, nei piani societari, può partire davanti ad una proposta decente. Il primo della lista è Sanabria (28 anni, scadenza giugno 2026) che nell’ultima stagione ha realizzato la miseria di 5 gol in 35 presenze. Su di lui un paio di club spagnoli e il Parma. Dalla sua cessione Vagnati vorrebbe portare a casa 10 milioni. Anche Pellegri (un solo gol, addirittura, scadenza 2025) non rientra nei piani. Per riscattarlo dal Monaco il Toro pagò 4,5 milioni. Di conseguenza l’obiettivo è quello di rientrare della cifra sborsata. E tra i big che possono essere sacrificati c’è pure Ilic. Lo Zenit ha proposto 25 milioni ma il giocatore deve ancora decidere. La sua eventuale cessione porterebbe una plusvalenza importante visto che fu pagato 17 milioni.
Gli altri esuberi del Torino
Altro giro di esuberi: Radonjic (scadenza 2025) è stato chiesto dalla Stella Rossa e lui tornerebbe volentieri in Serbia. Vanoli, però, vorrebbe portarlo in ritiro per valutarlo con attenzione, soprattutto a livello caratteriale. E poi ce ne sono tanti altri che, per ovvi motivi, non hanno tanto mercato: Karamoh (2025) e Demba Seck (2025). Il primo ha stentato in granata, il secondo sia in granata (fino a gennaio) sia a Frosinone che lo ha rispedito al mittente nonostante Di Francesco gli abbia concesso diverse possibilità. Sarà difficile, poi, rientrare dei quasi 5 milioni dati al Besiktas per Ilkhan (2026) che rientra dal prestito al Basaksehir. Lo vorrebbe il Trabzonspor, altra formazione turca, ma solo in prestito. E per concludere bisogna trovare una squadra a due giovani su cui Vagnati aveva scommesso ma che, risultati alla mano, hanno clamorosamente deluso in squadre di Serie B e C. Stiamo parlando dei terzini Bayeye (2025) nell’ultima stagione ad Ascoli, e Haveri (2026) che non ha sfondato a Catania. Più facile, forse, sistemare l’ungherese Orvarth (2025, nazionale) che arriva dopo una buona annata al Kecskemet. Giocatore che Vanoli potrebbe seguire nei giorni di ritiro. Di lui, rispetto a tanti altri, se ne parla molto bene.
Vagnati libera un Toro intasato
Insomma, per Davide Vagnati c’è molto da lavorare, soprattutto piazzare quei giocatori su cui aveva investito e che invece si sono dimostrati poco consistenti. Ed è chiaro che prima di acquistare bisognerà libera il Toro da questo incredibile intasamento.