Toro-Simeone: 15 milioni più un’opzione per Ricci

Ai granata serve un bomber a gennaio e a De Laurentiis piacerebbe il centrocampista per la prossima stagione. L’alternativa è Petagna
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Il presidente Urbano Cairo e il direttore tecnico Davide Vagnati sanno benissimo che se non daranno a Vanoli alcuni rinforzi di qualità il Toro rischia di scivolare in Serie B. Entrambi hanno compreso che la campagna estiva ha portato a Torino giocatori non all’altezza delle aspettative dell’allenatore e dei tifosi. Certo, senza dimenticare che l’infortunio di Zapata, l’unico giocatore di qualità insieme a Ricci, ha notevolmente peggiorato la situazione. «Daremo a Vanoli i giocatori che servono», ha garantito il patron granata in questi ultimi giorni in cui si è parlato di un cessione del club, smentita più volte dallo stesso imprenditore. Fiducia a Vanoli, dunque, con la speranza che il Toro esca da Marassi con un risultato positivo, altrimenti la situazione da precaria diventerebbe molto pericolosa con vista retrocessione. Inutile nascondersi dietro a giri di parole: la situazione è questa. Allora guardiamo a quello che potrebbe succedere sfruttando le voci che arrivano dal mondo del mercato che aprirà giovedì 2 gennaio per concludersi un mese dopo, il 2 febbraio. Ed è chiaro che il Toro non può aspettare gli ultimi giorni per rinforzarsi perché con questa rosa rischierebbe di sprofondare. Per prima cosa serve una punta. L’ideale sarebbe Simeone, ma tra i nomi forti c’è anche Petagna: entrambi stanno trovando pochissimo nei rispettivi club. E per tutti e due ci sono delle novità.

Da Simeone a Petagna

Cominciamo da Simeone, che anche domenica a Torino è entrato negli ultimi minuti della partita (esattamente al 41’ del secondo tempo). De Laurentiis è disposto a cederlo e il giocatore sarebbe ben contento di andare in una squadra che lo schieri con continuità. Il produttore cinematografico ha praticamente fatto la propria richiesta: 15 milioni. E in più ha aggiunto un nuovo desiderio: avere un’opzione su Ricci nel caso, a giugno, il Toro decida di venderlo. Se invece il centrocampista dovesse restare granata nella prossima sessione estiva di mercato, cadrà l’opzione. Ed eccoci ad Andrea Petagna, 29 anni, punta del Monza che il Torino ha corteggiato alcuni anni fa. Nella squadra biancorossa è poco utilizzato (martedì è stato schierato dall’inizio nella disfatta di Bologna in Coppa Italia perché Nesta si è affidato al turnover: e per altro è stato sostituito al 19’ della ripresa). Petagna, tra l’altro, fisicamente ha le stesse caratteristiche di Zapata: alto, forte, capace di difendere il pallone e abile colpitore di testa. In passato aveva fatto bene e al Toro potrebbe rilanciarsi in un ambiente che lo considererebbe importante. Il suo cartellino (contratto in scadenza nel giugno del 2026) si aggirerebbe sui 3 milioni, una cifra spendibile per Cairo. Di sicuro, a 29 anni non è si può considerare “vecchio”, visto che a questa età nel suo ruolo si è nel pieno delle forze. A Vanoli il giocatore non dispiacerebbe perché gli premetterebbe di tornare al modo di giocare utilizzato nelle prime giornate, quando il Torino è riuscito a sorpresa a proiettarsi in testa alla classifica..

Prima del mercato

Ma prima delle trattative invernali ci sono ancora tante, troppe, partite: Adams e Sanabria, anche loro deludenti devono cercare di realizzare qualche gol per togliere il Toro dai guai. Sabato sera a Genova sarà tutt’altro che una passeggiata. Vanoli e Vagnati speravano che i due attaccanti riuscissero a fare qualche cosa di buono per evitare di cercare una punta a gennaio con meno apprensione, però la loro speranza è andata a sbattere sul muro della realtà.
Basta guardare la classifica per rendersene conto, i numeri non sbagliano mai. Sbaglia chi pensa che si possano cambiare senza intervenire il trend in maniera pesante.

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