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TORINO - «Possiamo puntare più in alto rispetto agli ultimi anni in Europa, vogliamo la finale. Con il Borussia Dortmund ce la giochiamo alla pari perché, a parte Bayern e Real, con tutte le altre possiamo farlo». Claudio Marchisio è carico, la sfida con il Borussia Dortmund è alle porte e sente che la Juventus può finalmente fare il grande salto di qualità in Champions League. Il centrocampista bianconero è sicuro: la forma fisica è quella ottimale. «A gennaio abbiamo lavorato tanto fisicamente per essere pronti per la Champions - ha detto durante un'intervista a Sky -. In campionato non possiamo mollare a, ma la testa al Dortmund c'è. Importante è fare bene la prima in casa».
«CESENA? NIENTE ALIBI» - Il pareggio di Cesena è già archiviato. «Quello che è successo non si dovrà ripetere - ha aggiunto Marchisio -. È stato un piccolo campanello di allarme che può farci bene per mantenere ancora di più la concentrazione in futuro. Con il Cesena non abbiamo alibi».
BIANCONERO A VITA - Il futuro di Marchisio sembra scritto: restare alla Juventus per vincere ancora. In passato, quando le cose non andavano bene, il pensiero di lasciare Torino c'è stato: «L'unico anno in cui sono stato tentato è dopo i due settimi posti consecutivi. Nella testa di un calciatore passano tanti pensieri, ti fai tante domande: puoi arrivare a pensare di essere diventato un problema, che sia meglio cambiare aria. Sapevo dell'interessamento della Roma nei miei confronti, ma non successe a».
© RIPRODUZIONE RISERVATA«CESENA? NIENTE ALIBI» - Il pareggio di Cesena è già archiviato. «Quello che è successo non si dovrà ripetere - ha aggiunto Marchisio -. È stato un piccolo campanello di allarme che può farci bene per mantenere ancora di più la concentrazione in futuro. Con il Cesena non abbiamo alibi».
BIANCONERO A VITA - Il futuro di Marchisio sembra scritto: restare alla Juventus per vincere ancora. In passato, quando le cose non andavano bene, il pensiero di lasciare Torino c'è stato: «L'unico anno in cui sono stato tentato è dopo i due settimi posti consecutivi. Nella testa di un calciatore passano tanti pensieri, ti fai tante domande: puoi arrivare a pensare di essere diventato un problema, che sia meglio cambiare aria. Sapevo dell'interessamento della Roma nei miei confronti, ma non successe a».
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