ROMA - Una fucilata di Nasri dal limite dell'area si infila all'incrocio dei pali della porta di De Sanctis e toglie alla Roma la Champions League. All'Olimpico i giallorossi non riescono nell'impresa di superare il turno, cadendo rovinosamente sotto i colpi del Manchester City che si impone 2-0 e si porta a casa la qualificazione agli ottavi. Per la squadra di Garcia ora l'avventura prosegue in Europa League, con il Cska che cade a Monaco e in svantaggio con la squadra italiana negli scontri diretti. Una partita che la Roma poteva fare sua nel primo tempo, con Holebas a divorarsi una grandissima occasione nei primi minuti, ma il Manchester ha retto grazie anche alle parate di Hart e ha iniziato a prendersi la partita nonostante le assenze pesanti di Kompany, Toure e Aguero, trovando il vantaggio con un colpo da biliardo di uno dei tanti suoi fuoriclasse. Il gol si è abbattuto sul morale dei giallorossi ma è stato il portiere dei Citizens a salvare i suoi mettendo i guanti sul colpo di testa di Manolas destinato alla rete e deviato invece sul palo. Poi Garcia ci ha messo del suo, togliendo il migliore dei suoi, Ljajic, per inserire un evanescente Iturbe. L'ingresso di Destro per Totti non ha cambiato la partita che è andata definitivamente al Manchester quando Zabaleta ha finalizzato al meglio nel finale l'assist ancora di Nasri.
GARCIA, ORA TOGLIERE DELUSIONE DALLA TESTA DEI MIEI - "Nessun rimpianto. Stasera era come una finale, sapevamo che loro sono forti, anche con qualche giocatore in meno. Per qualificarci serviva pure un po' di fortuna". Rudi Garcia, ai microfoni di Canale 5, ripercorre la sconfitta con il Manchester City che ha significato l'uscita dalla Champions della Roma. Nega di aver rimpianti, ma non usa più la parola scudetto. "Nel primo quarto d'ora si poteva fare qualcosa di meglio, magari un gol. Se c'è rimpianto per l'1-1 di Mosca? No, non sarebbe cambiato a, oggi giocare per un pari sarebbe stato un suicidio - aggiunge il tecnico - Si è visto che loro hanno più esperienza di questo tipo di partite, noi dobbiamo imparare". Detto che c'è l'Europa League da onorare, ora l'obiettivo principale è lo scudetto. "Se vogliamo giocare la Champions bisogna fare un grande campionato - risponde Garcia senza pronunciare la parola scudetto -. Dai miei mi aspetto questo, io devo togliere dalla loro testa la delusione".
BALDISSONI: NESSUN DRAMMA - "Questo non è un passo indietro. Non dobbiamo fare un dramma, speriamo che la città non ne faccia dopo essere usciti così". È l'analisi del dg della Roma Mauro Baldissoni, dopo l'eliminazione dalla Champions. "Essersela giocata così fino all'ultimo - le sue parole a Canale 5 - in un girone difficile, anzi difficilissimo, e vedere che anche episodi hanno contato, ci può stare". "Passo decisivo? Non ci manca quello, ma tanti piccoli passi - ha concluso Baldissoni - Siamo appena all'inizio, non si può negare che in questa prima fase la nuova dirigenza abbia fatto buone cose".
GARCIA, ORA TOGLIERE DELUSIONE DALLA TESTA DEI MIEI - "Nessun rimpianto. Stasera era come una finale, sapevamo che loro sono forti, anche con qualche giocatore in meno. Per qualificarci serviva pure un po' di fortuna". Rudi Garcia, ai microfoni di Canale 5, ripercorre la sconfitta con il Manchester City che ha significato l'uscita dalla Champions della Roma. Nega di aver rimpianti, ma non usa più la parola scudetto. "Nel primo quarto d'ora si poteva fare qualcosa di meglio, magari un gol. Se c'è rimpianto per l'1-1 di Mosca? No, non sarebbe cambiato a, oggi giocare per un pari sarebbe stato un suicidio - aggiunge il tecnico - Si è visto che loro hanno più esperienza di questo tipo di partite, noi dobbiamo imparare". Detto che c'è l'Europa League da onorare, ora l'obiettivo principale è lo scudetto. "Se vogliamo giocare la Champions bisogna fare un grande campionato - risponde Garcia senza pronunciare la parola scudetto -. Dai miei mi aspetto questo, io devo togliere dalla loro testa la delusione".
BALDISSONI: NESSUN DRAMMA - "Questo non è un passo indietro. Non dobbiamo fare un dramma, speriamo che la città non ne faccia dopo essere usciti così". È l'analisi del dg della Roma Mauro Baldissoni, dopo l'eliminazione dalla Champions. "Essersela giocata così fino all'ultimo - le sue parole a Canale 5 - in un girone difficile, anzi difficilissimo, e vedere che anche episodi hanno contato, ci può stare". "Passo decisivo? Non ci manca quello, ma tanti piccoli passi - ha concluso Baldissoni - Siamo appena all'inizio, non si può negare che in questa prima fase la nuova dirigenza abbia fatto buone cose".
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Champions League