TORINO - Come fai a spiegare la felicità a un tifoso? Non gliela spieghi, gli regali una notte di Champions che finisce bene e - vedrai - la impara da solo, la felicità. Dallo Stadium all’ultimo tinello con tv, questa sera il popolo bianconero sincronizzerà sospiri, urla e imprecazioni a partire dalle 20.45. C’è un sogno da portare avanti, fra scaramanzia e ottimismo, senza dare troppo nell’occhio e attirare l’attenzione dei gufi. E non sognano solo i tifosi, lo fanno anche i giocatori. E infatti c’è una squadra con gli occhi apertissimi per non sbagliare niente. Ci credono, i giocatori della Juventus, e adesso lo dicono senza finta modestia: inutile nascondersi quando rimangono otto squadre in corsa. E sacrosanto, considerato che vestono quella maglia. E’ nato tutto a inizio stagione, quando la società ha infuso nell’ambiente messaggi neppure troppo subliminali a proposito del cammino europeo da effettuare. Poi, i pensieri di coppa sono cresciuti nel corso dei mesi. E sono esplosi a Dortmund, nella trionfale notte del Westfalen, quando la Juventus si è specchiata nella sua nuova dimensione europea.
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