Champions League Siviglia-Juventus, Emery: «Barzagli è incredibile, ma noi dobbiamo andare in Europa League»

Il tecnico del Siviglia: «Ho studiato attentamente il campionato italiano: è chiaro che la Juve ha una difesa contundente e carica di qualità ed è di livello mondiale, non solo italiano»

SIVIGLIA - Alla vigilia della sfida di Champions League contro la Juventus, il Siviglia si presenta in conferenza stampa con l'ex attaccante bianconero, Llorente e il tecnico Emery

Buongiorno signor Emery, il Siviglia sta finendo un ciclo? E’ in crisi?
«Ci sono giocatori che abbandonano la squadra e giocatori che crescono nella squadra e cresocno insieme a noi. E’ un processo, a volte è un processo che ha bisogno di tempo, perché sappiamo che nel calcio è difficile aspettare e a volte le circostanze fanno sì che la squadra non rispetti le aspettative. Ci è capitato uno dei gruppi più difficili, non eravamo favoriti, noi e il Borussia abbiamo lottato per l’accesso all’Europa League. Adesso stiamo giocando al di sotto delle nostre possibilità, ma stiamo crescendo, ci manca ancora un passo per arrivare alle posizioni che ci spettano, ma sono ottimista. Non chiedo tempo, ma va riconosciuto che il tempo è un fattore... Abbiamo avuto molti infortuni. E comunque quella di domani è un’opportunità per dimostrare la nostra crescita».

Il Siviglia è basso in classifica...
«Beh, ci sono state stagioni in cui battere il Barcellona e il Real Madrid consentiva di arrivare nelle coppe... La squadra di domani ha la stessa caratura del Barca e del Real».

Cosa pensa del rendimento di Immobile e Llorente?
«Ciro e Fernando stanno lavorando per la squadra, naturalmente devono migliorare e inserirsi meglio negli schemi, ma io conto su di loro»

Ha la sensazione che la squadra si senta debole per come è andata la Champions?
«Avevo un obiettivo ed era giocare la Champions con il Siviglia. E questa è una sfida della quale non siamo stati all’altezza, la nostra nuova sfida è continuare in Europa e riconquistare la qualificazione Champions. E poi vogliamo goderci la sfida di domani contro una delle squadre più forti d’Europa per guadagnarci l’accesso all’Europa League».

E’ fondamentale che il pubblico vi aiuti?
«Certo. I tifosi domani ci saranno e vorranno una vittoria, ma siamo noi quelli che dovremmo concentrarci perché siamo noi che scendiamo in campo. Questo è un obbligo per noi e i tifosi ne sono consapevoli: sanno di cosa possono trasmettere alla squadra come atteggiamento e come motivazione vera e propria. A volta i giocatori riescono a fare un gruppo unico».

E’ difficile motivare i giocatori prima di una sfida come questa?
«Se penso ai brividi che ho provato nel sentire la prima volta l’inno....»

Secondo lei la Juventus è la migliore rappresentazione del calcio italiano?
«Ho studiato attentamente il campionato italiano: è chiaro che la Juve ha una difesa contundente e carica di qualità ed è di livello mondiale, non solo italiano. Barzagli è incredibile... e in generale i tre in linea è altissima qualità, difficile da trovare».

FOTO - JUVE, RIFINITURA A VINOVO: DOMANI C'E' IL SIVIGLIA

Pensa che in futuro allenerà in Italia?
«Il futuro del calcio si scrive nel presente. Non c’è altro da dire, si deve pensare solamente nel presente. Dove allenerò nel futuro non lo so, ma so che domani allenerò il Siviglia, poi vedremo».

Preoccupato per la striscia negativa di Gameiro?
«Servono combinazioni iffensive più efficaci, non solo nella fase realizzativa, ma anche nella rifinitura dell’azione. Dobbiamo lavorare come squadra, soprattutto trovando equilibrio e ci stiamo lavorando, abbiamo sempre fatto molti gol, siamo una squadra che si concentra molto nella fase offensiva, ovviamente dobbiamo migliorare vari aspetti del nostro gioco. Ci sono giocatori che attraversano vari periodi... ma è solo questione di lavorare e concentrarsi».

Come sta Banega?
«Sì si è allenato. Valuteremo dopo l’allenamento...»

Domani giocherà con due punte?
«Questa è la mia quarta stagione a Siviglia e ci siamo trovati in situazioni simili molte volte, spesso ho giocato con due punte, tutti ci criticavano ai tempi di Rakitic, ma poi abbiamo dimostrato di saper giocare con due e con una. E’ ovvio, i risultati sono arrivati con una punta... Ma quello che conta è il nostro rendimento di squadra».

VIDEO - LA JUVE SI PREPARA PER IL SIVIGLIA

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