Champions League, Buffon: «Questa Juventus se la può giocare alla pari con tutti»

Il portiere bianconero parla alla vigilia della sfida contro il Siviglia: «Sappiamo che si giocano tanto contro di noi e sappiamo che sarà una partita molto difficile e molto dura»
Champions League, Buffon: «Questa Juventus se la può giocare alla pari con tutti»© www.imagephotoagency.it

SIVIGLIA - Ecco le parole del portiere della Juve, Gianluigi Buffon, in occasione della conferenza stampa alla viglia della partita di Champions League contro il Siviglia:

Buongiorno Buffon, ho visto che solo Trapp ha subito più gol di te in Champions: è buna cosa che ti stimola o un dettaglio?
«Vi ringrazio perché non lo sapevo di essere il secondo meno battuto, sta a significare che sta continuando quel percorso europeo di consolidamento della squadra e di solidità difensiva che ci ha permesso di raggiungere dei bei traguardi».

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Cosa è cambiato da quando siete venuti qui a giocare la Peace Cup?
«Sicuramente da quella partita di qualche anno fa c’è un terreno migliore… All’epoca era un campo da beach soccer, oggi vedo che è un campo da calcio. Il Siviglia lo rispettiamo molto perché a livello europeo ha veramente raggiunto dei risultati impensabili per quanto sono stati grandi e importanti, sappiamo che si giocano tanto contro di noi e sappiamo che sarà una partita molto difficile e molto dura. Ma anche noi ci giochiamo un obiettivo grande, seppure abbiamo già passato il turno abbiamo un’opportunità più grande che sarebbe un peccato non centrare».

Possiamo dire che la Juventus abbia raggiunto la consapevolezza di potersela giocare con tutti?
«Una certa Juve, una Juve con una mentalità e senza presunzione e spocchia è una Juve che può fare gara con tutti e lo abbiamo dimostrato già l’anno scorso. Quest’anno a differenza degli altri anni abbiamo attinto dall’Europa le risposte nei momenti più delicati e questo era il dato confortante che nei momenti più duri mi faceva pensare che eravamo una grande squadra. Quando vinci sul campo del City, quando batti senza soffrire il Siviglia significa che sei una grande… Poi dovevamo trovare continuità e ritrovare molti giocatori, per il mister è stato difficile in molte occasioni farci rendere al massimo, ma l’Europa ci ha aiutato»

Hai vissuto tante Juventus: questa è la più europea di tutte?
«Sì, sono qui da un po’ di anni e da che mi ricordi questa è la squadra che in questi 15 anni ha un modo di giocare le gare internazionali molto simile alla prima Juventus nella quale sono entrato, quella della finale di Manchester per intendersi».

Hai parlato con Llorente?
«No, ma gli voglio veramente bene, perché in due anni si è fatto apprezzare sotto tutti i punti di vista. Ha lasciato un grandissimo ricordo di persona per bene, di ragazzo a posto, di ragazzo di una volta. Ma oltre a questo il suo sacrificio nel voler aiutare la squadra durante la partita è stato importante per i risultati ottenuti».

Avevi detto che molti non vedevano l’ora di «fare il funerale alla Juve», ora secondo te ci sono molti che la temono?
«Non ho idea, perché non vivo gli altri spogliatoi… Diciamo che la classifica dice che siamo quinti, quindi c’è ancora del terreno da recuperare, dobbiamo quindi continuare a insistere nella strada intrapresa da un mese a questa parte. I pensieri altrui, per ora non li conoscono…»

Chi è il favorito per questa Champions?
«Beh, è molto difficile dirlo. Inevitabilmente un’annata di undici mesi ti porta a passare momenti di grande euforia. Ora credo che il Barcellona sia la maggiore accreditata, però se prendiamo la scorsa stagione, la vincente finale in questo periodo non brillava… Ora il Barca è la più forte in assoluto, ma ora… in nove mesi possono cambiare molte cose».

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