Champions League Siviglia-Juventus, e se Rugani...

Ecco perché sarebbe bello vederlo in campo

SIVIGLIA - Ieri pomeriggio, Massimiliano Allegri l’ha buttata lì con il suo sorriso sardonico: «In difesa ho anche Rugani…». E subito si è scatenato il panico fra chi doveva “azzeccare” la formazione: lo schiererà a sorpresa? Lo butta dentro in Champions per l’esordio? Possibile? Folle? Alla fine, fra i cronisti presenti a Siviglia nessuno ha avuto il “coraggio” di schierare l’ex empolese nella linea a tre disegnata sui campetti di carta. Ma chi piazzerà davanti a Buffon sul prato del Sanchez-Pizjuan al momento lo sa solo Allegri.

FASCINO E STRESS - Eppure avrebbe un certo fascino vedere il giovane difensore esordire in Champions League. Considerato il carattere di Rugani, infatti, la Juventus non correrebbe il rischio di un “effetto panico”: il ragazzo ha nervi saldi, con la giusta miscela di consapevolezza nei suoi mezzi e umiltà. La concentrazione non gli ha mai fatto difetto e, anzi, è proprio l’applicazione massima il suo più grande pregio. Buttarlo subito nella mischia internazionale sarebbe da un parte il giusto premio per la pazienza avuta finora (3 minuti in quattro mesi) e un test per misurarne la capacità in circostanze “autentiche”, come dire: sarebbe uno “stress test” che darebbe a tutti la conferma che su Rugani si può fare affidamento in qualsiasi situazione.

POCHI RISCHI - Le capacità del difensore, d’altronde, sono note, riconosciute ed esaltate anche dallo stesso Allegri che lo vede lavorare ogni giorno. Affrontare una partita di Champions contro un avversario di rango, dovendo eventualmente occuparsi di un attaccante esperto come Fernando Llorente non sarebbe un’impresa impossibile per Rugani e il rischio di “bruciarlo” sarebbe minimo, soprattutto se inserito in un meccanismo difensivo ben organizzato come quello della Juventus.

JUVENTINO VERO - Rugani da parte sua aspetta. Se non sarà stasera, l’esordio avverrà quasi certamente fra una settimana nel derby di Coppa Italia (16 dicembre ore 20.45), un’altra gara di prestigio per bagnare la prima da titolare nella Juventus, anzi nella “sua” Juventus, visto che Rugani, cresciuto in una famiglia di juventini e juventino lui stesso, continua a respingere le idee di lasciare il club bianconero a titolo definitivo (vedi superproposte del Napoli), per rimanere nell’orbita della squadra in cui sogna, un giorno, di essere il titolare inamovibile nel cuore della difesa.

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