Champions League Juventus, Bonucci: «Il Bayern Monaco è forte, ma ha anche dei difetti»

Il difensore bianconero sulla lotta allo scudetto: «Quest'anno è più competitivo e questo ci stimola a dare il massimo»
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TORINO - «Sarà una grandissima partita. Andremo a Monaco con l'entusiasmo di chi vuole passare il turno. Sappiamo che loro sono forti, ma hanno anche dei difetti e cercheremo di colpirli lì». Così il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci, parla, ai microfoni di Jtv, della prossima sfida di Champions League che vedrà i bianconeri contro il Bayern Monaco. Lo spirito dello juventino è quello giusto, aumentato dopo la sconfitta del match d'andata contro il Sassuolo: «Dopo quella gara c'è stata la svolta dentro ognuno di noi, nel gruppo e nella testa di ogni singolo giocatore. Quella squadra era troppo brutta per essere vera: ci siamo assunti le nostre responsabilità per una partenza sbagliata. Non era questione di modulo: sapevamo di dover dare di più. Ci siamo riuniti, ce lo siamo detti in faccia e da quel momento è ritornata la grande Juve».

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RECORD BUFFON - «Vediamo spesso i nostri attaccanti recuperare palla al limite della nostra area per poi ripartire. Questo significa che da parte di tutti c'è la predisposizione a difendere. Questo traguardo che speriamo di tagliare domenica contro il Toro ci inorgoglisce e dimostra ancora di più quanto Gigi sia il portiere numero uno della storia del calcio».

RUGANI - E sul compagno di squadra Rugani: «Daniele deve stare tranquillo perché ha le potenzialità per diventare un punto fermo della retroguardia negli anni a venire. È stato un po' criticato dopo la partita di Coppa Italia contro l'Inter, ma in realtà è stata tutta la squadra a non scendere in campo e siamo stati fortunati ad arrivare ai calci di rigore e in finale. Ora dovremo andare a Roma a conquistare la Coppa, perché nel museo c'è ancora spazio».

LOTTA SCUDETTO - «Quest'anno è più competitivo e questo ci stimola a dare il massimo. Le squadre che inseguono giocano un grande calcio, specie Napoli e Fiorentina, e la Roma, con l'arrivo di Spalletti, sta riprendendo quota e ha più autostima».

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