Juventus, Buffon: «Loro sono più forti, ma noi possiamo essere più bravi»

Il portiere bianconero: «Sarei orgoglioso di una partita equilibrata e per passare dovremo avere un impatto meno impaurito dell'andata»
Juventus, Buffon: «Loro sono più forti, ma noi possiamo essere più bravi»© LaPresse

MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) - Buffon, capitano della Juventus, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno degli ottavi finale di Champions League contro il Bayern Monaco.

Cosa bisogna fare per passare il turno?

«Per passare il turno bisognerà avere un impatto sulla partita meno pauroso rispetto a quello dell’andata. E sperare che gli episodi girino a nostro favore»

Tre anni fa disse che era la peggiore partita della sua carriera europea, vuole migliorare

«Meglio dell’altra volta sicuro. Mi auguro di poterlo fare e poi insomma, al di là di quello che fu la mia partita, io penso che nel computo delle due gare e per come è finita quella Champions, il Bayern fosse una squadra veramente forte, avrebbe vinto contro chiunque».

Di fronte alla situazione drammatica degli infortuni pensi che la Juventus possa avere uno scatto d’orgoglio?

«Spesso e volentieri le squadre considerate fortissime, le più avanti e le favorite per i traguardi si dice che abbiamo 20/23 titolari e che spesso e volentieri la mentalità e l’armonia del gruppo faccia la differenza, io credo che domani sia un bel momento per dimostrarlo e credo che con assenze del genere nel lungo termine magari si pagherebbe dazio, ma che nel corso di una partita sola si possa supplire ad assenze importanti».

Una volta hai detto: non conta essere più forti, ma essere più bravi. Domani chi sarà più bravo?

«I più forti sono sicuramente loro, lo dice il percorso degli ultimi cinque anni, percorso consolidato di grandissimi vittorie. I più bravi lo vedremo domani sera. A Torino per un’ora sono stati più bravi di noi, poi è cambiato qualcosa e per mille motivazioni abbiamo ribaltato una situazione disperata che pochi sarebbero riusciti a ribaltare e noi da lì dobbiamo ripartire, dal fatto di avere le caratteristiche per rendere difficile il passaggio di turno al Bayern».

Hai dovuto fare il “capitano” per incoraggiare qualcuno degli infortunati?

«Non c’è bisogno di parole in certi momenti. Il dispiacere è talmente lampante che basta una pacca sulla spalla. Dispiace che i ragazzi non siano potuti venire, ma si devono curare perché dopo questa partita ne avremo delle altre e il discorso campionato è molto aperto».

Mandzukic, che esempio dà: infortunato ma si allena e stringe i denti?

«E’ un esempio di determinazione e di collaborazione all’interno della squadra, perché quando mi chiedono come faccio a non prendere gol da così tanti minuti io rispondo che è la squadra che difende. E Mario è il primo difensore… esempi come lui aiutano alla squadra a gettare il cuore oltre all’ostacolo».

Cosa pensa del fatto che in Italia non prende gol, in Europa un po’ di più?

«Se guardiamo i gol presi dalla Juventus dell’anno scorso e di quest’anno nel complesso abbiamo preso pochi gol. Qui il livello è talmente alto che non puoi fare 7/8 partite senza subire gol per il livello tecnico altissimo degli avversari, ma il reparti difensivo della Juventus è veramente forte. Perché se in Italia fa i record, ma anche in Europa è una delle difese più forti, significa che i record arrivano con merito»

Quanto ti romperebbe uscire agli ottavi?

«Dipende da come esci. Mi renderebbe orgoglioso una partita equilibrata. Se dovessimo ripetere la partita dell’andata sarebbe un segnale importante, che ti farebbe capire che un altro step è stato raggiunto, perché anche se è solo un ottavo, l’avversario è da semifinale o da finale. Dobbiamo dimostrare che la Juventus è a questo livello. Stiamo acquisendo la consapevolezza di essere alla apri con le grandi»

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