Champions League, Roma-Porto 0-3: giallorossi retrocessi in Europa League

Nel ritorno dei playoff di Champions all'Olimpico, la squadra di Spalletti incassa il gol dopo 8' e crolla: espulsi De Rossi e Emerson, poi i portoghesi prendono il largo. E Juve e Napoli si spartiranno la fetta dei mancati ricavi dei giallorossi
Champions League, Roma-Porto 0-3: giallorossi retrocessi in Europa League© LaPresse

ROMA - La Roma è la nuova vittima della maledizione del playoff di Champions League,  sortilegio che solo il Milan tra le italiane riuscì ad annullare tre anni fa. È un’eliminazione che brucia. I giallorossi subiscono il gol dopo otto minuti e si scoprono incapaci di reagire alle avversità: tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo restano addirittura in nove per i rossi diretti a De Rossi e Emerson Palmieri. Così con tre uomini regalati ai portoghesi nei 180 minuti, la Roma butta via la qualificazione alla fase a gironi vanificando il lavoro di otto mesi. E ora ci si interroga su quali scenari di calciomercato possa aprire il mancato incasso dei circa 35 milioni tra premi e diritti tv. La squadra di Spalletti retrocede in Europa League, e Juventus e Napoli divideranno la fetta di ricavi che sarebbe stata destinata ai giallorossi.

DE ROSSI CENTRALE - La serata dell’Olimpico si apre con la sorpresa alla lettura delle formazioni. Spalletti arretra De Rossi accanto a Manolas. In porta c’è Szczesny, a centrocampo Paredes centrale. In attacco, tridente Salah-Dzeko-Perotti. Confermata la formazione del Porto anticipata alla vigilia. Nel 4-2-3-1 di Nuno Espirito Santo, dietro alla punta André Silva trovano spazio Corona a destra, André al centro e Otavio a sinistra.

ENERGIA NAINGGOLAN - La Roma parte subito a un buon ritmo. Dopo due minuti, Nainggolan scalda le mani di Iker Casillas con un destro potente da fuori area che il portiere del Porto mette in angolo.

RISCATTO FELIPE - A differenza della partita di andata però stavolta il Porto è cinico e passa al primo tentativo. Felipe, l’autore dell’autogol mercoledì scorso, si riscatta e porta in vantaggio i portoghesi: cross da calcio piazzato di Otavio e colpo di testa vincente del difensore centrale, che salta indisturbato tra Strootman e Juan Jesus. È la rete che rompe gli equilibri e vanifica la strategia della Roma dopo appena otto minuti. Il gelo all’Olimpico dura pochi secondi perché i tifosi spronano subito la squadra a reagire.

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REAZIONE ROMA - La reazione della squadra di Spalletti c’è, ma è troppo nervosa, a tratti confusa. Il pubblico si arrabbia con Dzeko per un paio di controlli sbagliati, esalta Nainggolan all’ennesimo pallone recuperato e tira un sospiro di sollievo quando Perotti, con un recupero da difensore, annulla un pericoloso contropiede del Porto.

OCCASIONE SALAH - La grande occasione per pareggiare i giallorossi la costruiscono al 37’. Dzeko stavolta fa la cosa giusta, controlla un pallone in area, si gira e lo serve a Salah, che calcia di sinistro di prima intenzione dall’altezza del dischetto di rigore: Casillas respinge con i piedi.

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FUORI DE ROSSI - È il momento chiave della partita. Perché al 39’, quasi lo stesso minuto dell’andata, la Roma resta nuovamente in dieci. De Rossi entra a gamba tesa su Maxi Pereira nel tentativo di recuperare un pallone vicino all’area del Porto. È un intervento durissimo, che gli costa il rosso diretto. Per la Roma è la seconda mazzata. La squadra di Spalletti ha un’altra palla buona con Dzeko, anticipato da Felipe sul più bello, poi rischia in chiusura di primo tempo con il piatto di Herrera che sfiora il palo alla destra di Szczesny. Si va al riposo con i giallorossi sotto e con un uomo in meno, con la prospettiva di dover compiere un’impresa per portare almeno la sfida ai supplementari.

ROMA IN NOVE - L’Olimpico capisce che la serata è stregata quando, dopo appena cinque minuti dal ritorno in campo, Emerson Palmieri (entrato al posto di Paredes) a centrocampo prende la caviglia di Corona e rimedia il rosso, il secondo per la Roma che ora deve recuperare lo svantaggio con addirittura due uomini in meno. 

ORGOGLIO ROMA - L’impresa è disperata, tuttavia la spinta dell’Olimpico aiuta i giallorossi rimasti in campo a tirare fuori almeno l’orgoglio. Spalletti toglie dal campo Dzeko per Iturbe in una squadra ormai tutti devono arrangiarsi e fare tutto: Strootman è centrale, Salah e Perotti aiutano Nainggolan, quasi commovente per l’impegno, a restare in partita. La Roma costruisce addirittura un paio di situazioni pericolose con il belga.

I COLPI DEL KO - Ma restare in partita è durissima e al 73’ Layun chiude la gara segnando in contropiede il 2-0. Il laterale destro salta Szczesny avventuratosi in un’uscita forse spericolata e porta la sua squadra in Champions. Il 3-0 di Corona, due minuti dopo, arriva quando la Roma ha ormai staccato la spina: il numero 17 del Porto si beve Manolas e scarica in porta un sinistro fortissimo. Per i giallorossi è il finale più amaro: ripartiranno dall'Europa League.

ROMA-PORTO 0-3: TABELLINO E STATISTICHE

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