© AG ALDO LIVERANI SAS«Sarò sempre riconoscente alla Juventus, sono arrivato che ero un ragazzo e lì sono diventato uomo», parola di Zinedine Zidane, che da mercoledì sera sta pensando al suo passato, cercando di non fare prevalere troppo la nostalgia. E allora ricorda il suo processo di crescita, il suo «diventare uomo», un elemento che lo accomuna a molti altra giocatori, il cui talento ha trovato fondamenta solide nei principi juventini e nell’ambiente bianconero. Gli amici di Paulo L’ultimo è proprio Paulo Dybala che ha sempre guardato a Zidane come un idolo e in qualche modo ha seguito il suo percorso, perché l’anno scorso quando è sbarcato a Torino era davvero un ragazzino e nel corso delle sue prime due stagioni è maturato moltissimo e non ha certamente smesso di farlo. E prima di lui Paul Pogba, Alvaro Morata. Insieme a lui Daniele Rugani. E scavando nel passato spunta il nome di Antonio Conte (un altro che ha sempre sottolineato come il suo diventare “uomo” è passato anche attraverso la maglia bianconera e la fascia di capitano).