Pjanic-Mandzukic, rimontona della Juventus. Sporting battuto 2-1. Douglas Costa, assist d'oro

Mossa decisiva di Allegri che nel finale butta dentro Douglas Costa: il brasiliano serve il croato e arriva il gol del successo in Champions allo Stadium. Alex Sandro batte Buffon, poi il bosniaco pareggia su punizione strepitosa. Quanta sofferenza nella ripresa, sino al gol del croato. Khedira nervoso, Benatia ko
Pjanic-Mandzukic, rimontona della Juventus. Sporting battuto 2-1. Douglas Costa, assist d'oro© www.imagephotoagency.it

TORINO - Una lunga rincorsa, una vittoria sofferta che vale doppio. La Juventus batte 2-1 lo Sporting e riprende il cammino alle spalle del Barcellona nel girone di Champions. Una gara durissima, con lo svantaggio sull’autogol di Alex Sandro, poi il pari di Pjanic con una splendida punizione, la specialità della casa. Nella ripresa, grande equilibrio fino alla mossa che cambia il match, nel finale: dentro “Flash” Douglas Costa e cross per Mandzukic che di testa buca la rete e regala il vantaggio ai campioni d’Italia. Un urlo liberatorio, per il croato, per la squadra, per lo Stadium in fondo a un incontro complicato e non certo brillantissimo. A tratti, la Juve è sembrata molle e con poca benzina nelle gambe, con Dybala irriconoscibile anche nelle conclusioni, senza la solita adrenalina. Higuain per lo meno ha combattuto, sacrificandosi in lungo e largo, come SuperMario. Ma alla fine, conta il risultato che copre tutte le problematiche: tre punti d’oro rischiando anche qualcosa in conclusione di gara, con Doumbia che manca l’appuntamento di un soffio. Un sospiro di sollievo per tutti, con Allegri che si fionda nel tunnel non proprio soddisfatto. Da valutare l’infortunio di Benatia, da arginare il nervosismo di Khedira che non prende bene la sostituzione e lo dice chiaramente (in inglese…).

LE SCELTE - Allegri ritorna al 4-2-3-1. In difesa la coppia di centrali è formata da Benatia e Chiellini, con Barzagli in panchina e Rugani in tribuna. In mezzo con Khedira il rientro di Pjanic. Dietro Higuain c’è il trio Cuadrado-Dybala-Mandzukic. Nello Sporting una vecchia conoscenza del campionato italiano: Bruno Fernandes. Prima del match, grande commozione nel minuto di silenzio per le vittime degli incendi che stanno funestando Portogallo e Spagna.

ALEX, CHE CASINO. PJANIC SHOW - E’ un match che vale, decisivo per il secondo posto, dando per scontato il primo del Barcellona… Coentrao e compagni sono subito spigliati allo Stadium, come dimostrano i fischi… Rodrigo Battaglia è bravo a sbrogliare in angolo su incursione di Chiellini, poi l’azione non viene finalizzata dai bianconeri. I portoghesi di Jorge Jesus sono abili nel palleggio e tengono il campo con personalità. Clamoroso al 12’: passa lo Sporting con autogol dopo volatona di Gelson Martins e respinta di Buffon che però Alex Sandro manda in rete. Non un momento fortunato per la Juventus di Allegri dopo il ko casalingo con la Lazio. Serve una reazione. Ci prova Khedira, Rui Patricio blocca senza problemi. I campioni d’Italia sono in confusione e anche a centrocampo perdono palloni su palloni. I tifosi, sugli spalti, mugugnano. Mandzukic ha il pallone buono, sbroglia Mathieu. Insomma, la partita resta complicata per i padroni di casa. E la mira non è delle migliori: anche Dybala la piazza di sinistro, ma a fil di palo.  
Il primo giallo è per l’uruguaiano Coates, che va con il piede a martello su Higuain. Al 27’ ecco la punizione ideale per Pjanic che se la procura. Anche Dybala si propone per batterla. Va il bosniaco e al 29’ sigla il pareggio con un tiro formidabile e angolatissimo. Finalmente lo Stadium esulta, con il presidente Agnelli in piedi ad applaudire soddisfatto. Al 30’ arriva subito l’occasione per passare in vantaggio con Mandzukic, ribattuto in angolo. La scossa attesa, anche se lo Sporting è sempre pericoloso in contropiede. Benatia ha problemi alla caviglia e Barzagli si scalda. Allegri chiede alla squadra di essere corta e di tenere d’occhio Gelson Martins, velocissimo. Giallo anche per Bruno Fernandes che ferma in malo modo SuperMario. Dybala carica il sinistro, a salve. Il match è di nuovo equilibrato e aperto. La Juve va in pressione costante  e cerca con insistenza la seconda rete. Allegri si infuria per una disattenzione difensiva, poi Higuain va vicino al gol: devia Rui Patricio. Benatia continua a zoppicare e il cambio sembra inevitabile. Intanto, l’arbitro Oliver manda tutti negli spogliatoi sull’1-1.

ENTRA DOUGLAS, SUPERMARIO GOL - Le squadre tornano in campo e c’è anche il centrale marocchino. Che però prova e dà forfeit. Al suo posto Barzagli. Conclusione velleitaria di Bruno Fernandes: palla abbondantemente a lato e nessun pericolo per Buffon. Cuadrado è vivo ma impreciso, Gelson Martins tra gli ospiti: sono i due folletti imprevedibili che possono accendere il match da un momento all’altro. Chiellini tocca con la mano in area, l’arbitro fischia un fallo a favore. Al 17’ entra Matuidi per Khedira che però voleva restare in campo e non lo manda a dire. La Juve attacca ma senza fortuna nelle conclusioni. Mandzukic va di testa, nulla da fare. E lo Sporting resta tignoso, indomabile. La Juve sembra un po’ molle, sulle gambe. Matuidi cerca lo spunto: angolo. Higuain va verso la porta, altro corner per l’intervento di Coates in scivolata. Entra Douglas Costa, esce Sturaro (Cuadrado si abbassa). Il brasiliano crossa per Mandzukic al 39’ e il croato la butta dentro di testa: una liberazione questo gol del 2-1. E mossa azzeccata del tecnico bianconero con l’ingresso di Flash. Lo Sporting va vicino al pareggio nel secondo minuto di recupero, ma Doumbia non ci arriva per un soffio. Poi Rui Patricio è decisivo nel gran finale ed evita il terzo gol bianconero. Buffon respinge l’ultima insidia e finisce così, con il successo per 2-1. Un successo pesante in un momento non brillantissimo. 

JUVENTUS-SPORTING 2-1: CRONACA, TABELLINO E STATISTICHE

Le formazioni iniziali
JUVENTUS (4-2-3-1):
Buffon; Sturaro, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. All. Allegri.
SPORTING (4-4-1-1): Rui Patricio; Piccini, Coates, Mathieu, Coentrao; Gelson Martins, William Carvalho, Battaglia, Acuna; Bruno Fernandes; Dost. All. Jorge Jesus.

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