Juve, Ronaldo ce la fa: convince Allegri e carica la squadra

C’è qualcosa di meravigliosamente fanciullesco nella smania di Cristiano Ronaldo nel voler giocare a qualsiasi costo il quarto di finale di Champions League contro l’Ajax. L’uomo che ha vinto cinque volte quel trofeo, che solo nelle sue precedenti esperienze nei quarti di finale ha segnato 23 volte in 20 partite (!), che non deve dimostrare niente a nessuno ha passato due settimane lavorando dalle cinque alle sei ore al giorno, fra cure, fisioterapie e allenamenti, pur di non perdere la partita contro l’Ajax. L’atleta più professionale e freddo del mondo ha il cuore di un bambino, ingordo di quella torta che si chiama Champions League.

Ronaldo ha convinto Massimiliano Allegri proprio con quella voglia irrefrenabile e un allenamento in cui è riuscito a svolgere tutto il lavoro della squadra senza nessun problema, ma ha rassicurato anche i medici che hanno certificato la piena guarigione dalla lesione di lieve entità al flessore della coscia destra. Domani sera scenderà in campo, dopo l’ultimo provino che alla luce della seduta di ieri pare una formalità, e saranno passati 15 giorni esatti dall’infortunio di lunedì 25 marzo durante Portogallo-Serbia.

Era stato lui il primo a minimizzare: «In una settimana, massimo dieci giorni torno in campo» ed è stato di parola, al punto che venerdì aveva chiesto ad Allegri di poter giocare, almeno uno scorcio di partita contro il Milan. Il tecnico ha opposto un categorico no, rischiare in una partita virtualmente inutile sarebbe stata un’imprudenza imperdonabile. Domani i rischi saranno inferiori (quattro giorni possono fare la differenza in questi casi) e comunque sembrano essere molto ben calcolati da tutto lo staff e da CR7 in prima persona. Nessuno conosce il suo corpo come lo conosce lui che lo ha costruito con rigorosa maniacalità e lo ha smepre gestito con la più feroce disciplina. E lui ha detto senza giri di parole: «Fidatemi di me».

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