Con Chiellini fuori e Mandzukic ko all’ultimo momento, il punto di riferimento caratteriale della squadra sarà più che mai lui. E se Massimiliano Allegri non ha mostrato particolare ansia nell’annunciare la defezione del suo totem croato è anche perché per descrivere la sensazione di chi ha Cristiano Ronaldo in squadra, bisogna scippare una meravigliosa metafora di Gianni Agnelli, dedicata a Michel Platini: «Averlo in squadra è come avere una carta di credito sempre a portata di mano».
E c’è da credere che il plafond dell’Avvocato fosse piuttosto alto. E così Allegri, questa sera più che mai, si giocherà la sua CR7 platinum in quella che definisce «una partita lunghissima». Per Cristiano è iniziata ieri sera. Alle undici era già a nanna, secondo il suo imprescindibile rito prepartita che prevede un lungo riposo prima delle gare più importanti. Problemi a prendere sonno non ne ha mai avuti e dorme sempre sereno anche prima delle finali di Champions League. La sveglia era fissata tra le 7 e le 8 di questa mattina: l’ideale, per i suoi bioritmi, è dormire tra le otto e le nove ore. Appena sveglio, Cristiano inizia subito a lavorare con una breve seduta di addominali che svolge direttamente in camera sua al fianco del suo letto prima ancora di scendere per la colazione con il resto della squadra.